Come
promesso, in questo scritto molto atteso dalle giovani mamme che
leggono il Blog, vi raccontiamo i nostri tentativi di bilinguismo con
il piccolo Giacomo.
Questo
post si riallaccia idealmente ad uno che scrissi a Settembre ed a cui
vi rimando (“Piccoli Vichinghi crescono”).
Letto?
Allora
posso subito rassicurarvi: Giacomo, dopo una visita dal pediatra, con
test psico-fisico incluso, un test fatto nella scuola elementare dove
lo abbiamo iscritto e un test delle maestre dell'asilo è stato
dichiarato idoneo alla frequentazione della scuola elementare.
Manca
ancora la visita dal pediatra del comune della città che, da quanto
ci è dato di capire per il momento (molto poco) dovrebbe stabilire
se Giacomo ha bisogno di un qualche tipo di sostegno, ma non
impedirgli l'ingresso alle elementari.
Vi
sapremo dire qualcosa di definitivo solo dopo quest'ultima fatica.
Il
nostro piccolo vichingo ha fatto più test e visite di un astronauta
per andare sulla luna, (ma questa è un'altra storia) e tutti
concordano sul fatto che le sue conoscenze di tedesco siano
equiparabili a quelle di un bambino tedesco.
Persino
l'ampiezza del suo vocabolario è adeguata.
Questo
dovrebbe rassicurare tutte le mamme che ora stanno leggendo: se
adeguatamente esposti alla lingua del paese scelto, i bambini
imparano senza grosse difficoltà.
Questa
è una regola valida per tutti, va poi aggiunto che molto dipende dal
carattere del bambino.
Giacomo
è piuttosto socievole, ma anche molto diffidente, quindi vi aggiungo
questo particolare (sempre a vostra consolazione).
Durante
i primi sei mesi di asilo, Giacomo è sempre stato zitto.
Stava
in un angolo e guardava.
Non
era triste e non ha mai detto di non voler frequentare l'asilo, anzi
gli piaceva andarci, ma non partecipava.
Noi
non lo abbiamo mai forzato e neanche le maestre e i maestri
dell'asilo (molto intelligentemente) lo hanno mai obbligato a
socializzare.
Poi
un giorno, all'improvviso, ha cominciato a parlare in tedesco e da
quel momento non ha mai smesso.
Ogni
bambino ha bisogno dei suoi tempi per acquisire sicurezza e non
bisogna demoralizzarsi se quei tempi sono diversi da quelli che voi
(o altri) avete deciso per lui.
Ad
aiutare Giacomo nell'apprendimento del tedesco, molto utile è stato
anche Tommaso che, da generosissimo fratello maggiore, accetta sempre
di portare il suo fratellino con sé quando va a giocare con gli
amici che abitano qui vicino, tanto che Giacomo è diventato la
mascotte del gruppo. Come piccolo (e prepotente) del gruppo, deve
spesso far valere le sue ragioni con i ragazzi più grandi e così
esercita il suo tedesco.
un po' di relax |
Inoltre,
poiché Tommaso deve leggere ogni giorno un po' in tedesco e la sua
pronuncia è buona legge ad alta voce per Giacomo (noi mamme siamo
bravissime ad ottimizzare le risorse: in questo caso “2,ma anche 3,
o 4 piccioni con una fava”).
Con
Giacomo quindi, la difficoltà non è tanto il tedesco che pare ben
avviato, quanto riuscire a fargli mantenere un buon livello di
italiano.
Per
ora il piccolo parla un italiano piuttosto corretto, con qualche
strafalcione dovuto all'età e qualcuno alla ancora non perfetta
divisione delle due lingue.
Il
risultato è molto buffo con parole tedesche infilate in frasi
italiane, frasi italiane dalla teutonica costruzione, ma anche
l'inverso.
Incredibile,
a domanda in tedesco risponde in tedesco a domanda in italiano
risponde in italiano, sempre come se premessimo un tasto.
Per
fare sì che italiano e tedesco siano bilanciati (e per la serie “un
colpo al cerchio ed uno alla botte) ecco le nostre strategie.
Anzitutto,
abbiamo vietato che Tommaso e Giacomo parlino tra loro in tedesco.
Sembrerebbe scontato che debbano parlare in italiano, invece no,
perchè entrambi parlano tedesco per molte ore al giorno, quindi la
loro mente comincia ad essere più abituata a questa lingua, senza
contare che sperano di potersi parlare senza essere capiti da noi,
ma, per fortuna a qualcosa otto corsi di tedesco servono.
Poi,
favole della buona notte rigorosamente in italiano, affinchè Giacomo
si senta legato anche affettivamente alla nostra lingua e la
identifichi con coccole e affetto.
Film
e cartoni vanno bene in entrambe le lingue, a seconda delle occasioni
e senza troppe riflessioni.
Infine,
ultimo, ma non per ultimo, io e Giuseppe abbiamo deciso che dal
prossimo anno, piccolo vichingo frequenterà un corso di italiano
(anche questo messo a disposizione dal comune di Bonn e completamente
gratuito), così che possa imparare a scrivere contemporaneamente sia
in italiano che in tedesco.
Purtroppo
il corso è di una sola ora alla settimana, ma conto di farmi spedire
da qualche amica un libro di prima elementare da fare con lui, visto
che questo genere di libri lo divertono molto.
Queste
sono le intenzioni, la prova dei fatti arriverà il prossimo anno e
con essa le inevitabili correzioni.
Vi
terremo informati, ma per ora, speriamo di esservi stati utili,
almeno come spunto per i vostri esperimenti di bilinguismo.
Fateci
sapere la vostra,
Buona
vita e Buon Carnevale a tutti.
Ancora ottimi consigli! :) Nostro figlio è molto portato per le lingue e spero che questa sua attitudine lo aiuti quando sarà "costretto" ad imparare visto che i suoi compagni parleranno tutti una lingua a lui sconosciuta. Visto che sta frequentando con successo la prima media e che oltre all'inglese, già studiato alle elementari e per questioni familiari già conosciuto, da quest'anno a scuola deve studiare anche spagnolo, abbiamo deciso per il momento di non confonderlo anche con il tedesco e di iniziare solo a giugno, un mese prima del nostro trasferimento. Non so se facciamo bene, ma ci sembrerebbe veramente troppo caricarlo ulteriormente e gli risparmiamo lo sforzo ancora per qualche mese. D'altra parte quasi undici anni fa lui nacque in Baviera, mio marito in Svizzera, ma è per metà scozzese e metà italiano ed io a Roma; spero che le nostre radici internazionali ci aiutino ; )
RispondiEliminaCara Barbara, quando Tommaso arrivò in Germania, di tedesco conosceva solo i numeri fino a 10. Dopo 3 mesi fu in grado di leggere una ricerca alla classe, dopo sei scrisse una favola in tedesco ed ora frequenta il liceo. Non state ad insegnargli tedesco prima del tempo, anche perchè fuori dal contesto gli sembrerà più difficile ancora. Questo, almeno, è quello che abbiamo fatto noi e ci siamo trovati bene. Tutt'al più potresti provare con qualche gioco sul computer con il quale potrà cominciare a familiarizzare con questa lingua in modo divertente. In rete ce ne sono moltissimi.
RispondiEliminaCome sempre un grande abbraccio e complimenti per la bella mescolanza di radici.
Grazie Tatiana! Faccio tesoro della tua esperienza
EliminaLa mia (limitata) esperienza con lezioni di lingua tedesca in italia non è molto buona; purtroppo sembra che nelle scuole italiane si fa molto grammatica e lettura ma manca un po la conversazione. Una volta in Germania tutti che ho seguito hanno imparato molto presto e non si vedeva una differenza tra quelli con lezioni di lingua tedesca nel paese di provenienzi e quelli senza conoscienza della lingua. In altre parole, la lingua tedesca va imparato piu facilmente col metodo di "immersione".
RispondiEliminaGrazie Jakob, anche io la penso esattamente come te, soprattutto se si parla di bambini.
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