Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

mercoledì 27 dicembre 2017

Malato Natal

Natale, Anno Nuovo, Holiday, Sfondo

Avrei voluto scrivervi una bella storia di Natale, una di quelle con un bel lieto fine, per dimostrarvi che a Natale anche io sono più buona, ma, evidentemente, Babbo Natale non era d'accordo con me. Infatti ha deciso di portarci una bellissima collezione di malattie di stagione, e per essere sicuro di non sbagliare ha cominciato il 12 Dicembre, mandando al Peppe una bronchite, ancora non del tutto risolta dopo un giro di antibiotici (e non dite che non si fanno le cose seriamente qui).

Il 18 di Dicembre Tommaso ha ricevuto una meravigliosa influenza intestinale con un bonus di tosse convulsa e sanguinamento dal naso.
Come già sapete, in Germania stare a casa prima delle vacanze è assolutamente vietato (i tedeschi hanno il terrore che le famiglie facciano saltare ai figli qualche giorno di scuola per allungare le vacanze), quindi, per evitare una denuncia della scuola agli assistenti sociali, abbiamo dovuto andare in cerca del nostro pediatra (che ovviamente era super impegnato causa epidemia di influenza, appunto) e farci fare il certificato medico, che qui, dove tutto è gratis per i bambini, costa ben tre euro.

Il 18 di Dicembre è arrivata anche mia mamma dall'Italia e noi, con la generosità che ci contraddistingue abbiamo voluto renderla partecipe, infatti dal 22 di Dicembre è rimasta febbricitante sul nostro divano.

Nel frattempo, l'influenza intestinale ha voluto il raddoppio e ha deciso di prendersela con la povera nonna Mattea, tanto per dimostrare di essere più forte del vaccino antinfluenzale.

Io ho resistito, con un raffreddore che è peggiorato costantemente, fino a ieri, poi ho alzato bandiera bianca e ho passato una giornata a letto, ma oggi sono di nuovo in piedi (più o meno).

L'unico immune è stato “il prode Giacomino” a cui è toccata solo un pochino di tosse, in confronto a noi tutti, un vero supereroe, con tanto di super poteri.
In compenso abbiamo regalato alla nostra farmacia di fiducia le vacanze.
Più o meno il nostro cenone

Ci sono momenti nella vita in cui ringrazi che i tedeschi costruiscano sempre due bagni, questa settimana è stato uno di quei momenti.
Quel poco che ho cucinato per Natale siamo riusciti a finirlo oggi e possiamo solo ringraziare Netflix se non siamo impazziti, visto che la nonna già arrabbiata perchè malata, conosce solo l'italiano.

Comunque, tra una corsa in bagno, un concerto improvvisato di colpi di tosse, paracetamolo e nasi sanguinanti siamo sopravvissuti e ora siamo tutti in via di guarigione. Mia mamma sarà in forma giusto per prendere l'aereo domani.

Potrebbe sembrare un Natale da incubo e, sicuramente non è stato un Natale semplice, eppure, malgrado tutto sono contenta.
Sarà l'effetto degli antinfluenzali, o dei residui del raffreddore, ma stare tutti insieme per me è stato comunque meraviglioso e non farei mai a cambio con l'unico Natale in cui siamo stati separati da papà Peppe.
Inoltre, vedere le faccine dei bambini, che, comunque, il giorno di Natale ci hanno tirato giù dal letto alle sette del mattino, entusiasti dei loro doni, contenti di passare queste feste anche con la nonna italiana beh, secondo me è il regalo migliore del mondo...

Per tutto il resto c'è l'ibuprofene.

Non mi resta che augurarvi di aver passato un sereno Natale con tutte le persone che per voi sono importanti e di cominciare il Nuovo Anno in modo scintillante.

Buona Vita a Tutti


lunedì 4 dicembre 2017

Emigranti allo sbaraglio

Cari futuri emigranti,
Poichè vi siete sorbiti il mio post acido, questo è per voi.
Ho pensato di riunire in un unico post tutta una serie di informazioni e riflessioni maturate in questi anni in Germania e spero che possano fornirvi almeno un punto di partenza.
Per cominciare, vi metto il link di un vecchio post sempre attuale, che potrà venirvi in aiuto per cominciare a conoscere il sistema tedesco.

Voglio aggiungervi però anche alcune conclusioni, frutto della nostra esperienza personale e dei contributi di tutti i lettori.

Il primo consiglio che mi sento di darvi e che do sempre agli aspiranti emigranti è di provare a scegliere con cura la regione o la città in cui si vuole andare a vivere. Come fare a scegliere il posto giusto?

La prima risposta che mi è venuta per molto tempo è stata “non ne ho idea” perchè le variabili e le esigenze personali sono innumerevoli.
Dopo tre anni, però, posso almeno suggerirvi qualche elemento di ordine generale (anzi generalissimo) a cui fare attenzione per evitare brutte sorprese.

1)il costo della vita. Come in Italia, infatti, il costo della vita può differire molto da regione a regione, o anche da città a città, magari a fronte di stipendi simili.
Sono certa, ad esempio, che il contratto degli infermieri è nazionale, quindi identico in tutta la Germania (bonus a parte), ma a Monaco (visto che la Baviera è da sempre una delle mete preferite degli emigranti italiani) il costo degli affitti ad esempio è altissimo, così come la vita in generale.
Non mi fraintendete non ho nulla contro Monaco e la Baviera, sono luoghi meravigliosi, ma molto cari.
In relazione agli affitti, vorrei porre alla vostra attenzione anche un altro fattore da non sottovalutare, poiché potrebbe generare problemi non indifferenti.
In molte città tedesche, Monaco e Berlino in primis, le case da affittare sono sempre meno e sempre più care.
Ne consegue una concorrenza fortissima e non è raro trovare lunghe code quando si va a visitare un appartamento.
In questi casi, è buona norma (infatti lo fanno quasi tutti) presentarsi alla visita della casa con il vostro contratto di lavoro e la vostra situazione bancaria, in modo da dimostrare a chi affitta che siete in grado di pagare. Inoltre, esiste una norma in Germania che prevede che l'affitto non sia superiore al 30% delle entrate mensili.

Fate conto che, un appartamento di circa 100 mq, con tre camere da letto, in un quartiere decoroso a Bonn (no Monaco), possono costare minimo 900 euro a salire (e si sale molto facilmente), più spese condominiali (nell'ordine delle 200-300 euro, senza il riscaldamento incluso).
Non dimenticate che dovrete versare anche tre mensilità come cauzione, che vi sarà restituita quando lascerete l'appartamento, al netto di eventuali danni.
Qui vi allego il link di un sito sul quale potrete capire voi stessi quanto potrebbe costarvi affittare la casa dei vostri sogni.

Infine, tanto per complicarvi ancora un po' la vita, in Germania è diffusa la convinzione che ogni figlio debba avere la propria camera da letto.
Quindi non dovrete stupirvi se vi vedrete negato l'affitto di un appartamento perchè “siete in troppi”.
Persino a noi a Bonn, una città in cui gli affitti sono cari, ma non c'è ancora molta concorrenza, l'unica cosa che ha obiettato la proprietaria, la quale non ha tenuto in nessun conto la norma di cui sopra, era che i bambini dovessero dormire nella stessa camera.
Per fortuna i bambini erano piccoli e dello stesso sesso e, dopo aver in pratica augurato la morte alla nonna prima che i bambini fossero troppo cresciuti (i crucchi sono di una delicatezza incomparabile) ha dato il suo benestare.

Se volete controllare quanto costa il cibo, una buona idea (del marito) è quella di andarsi a leggere in internet i volantini dei supermercati della zona di interesse. Non sarà accurata, ma utile per farvi un'idea generale.
Io, dal canto mio, posso dirvi che, almeno a Bonn, facendo la spesa nei discount e nei supermercati, i generi alimentari costano meno che in Italia.

2)l'offerta di posti lavoro nel vostro campo professionale.
A meno che non siate degli infermieri, degli ingegneri, dei medici, (categorie che possono trovare ovunque) è il caso di valutare in quale regione troviate più offerte di lavoro.
Tra i miei contatti, ad esempio, c'è una coppia in cui lui è un perito chimico e prima di venire in Germania hanno, intelligentemente a mio parere, cercato la regione in cui questa figura professionale è più richiesta. 
A proposito di lavoro vi ripropongo un vecchissimo post con qualche consiglio e qualche indirizzo mail
Per tutti e ovunque, anche se partite con un contratto in tasca, sarà necessario far riconoscere il proprio percorso di studi. Esistono casi in cui è la ditta stessa che vi assume a farsene carico, ma, molto più frequentemente dovrete occuparvene da soli. Due sono i passi da fare:
passo 1: far tradurre il vostro diploma o laurea. La traduzione deve essere una traduzione asseverata, quindi dovete trovare dei traduttori certificati.
Passo 2: Se sapete già quale ente si occupa dell'Anerkennung (“riconoscimento”, letteralmente) potete rivolgervi a loro direttamente, altrimenti potete rivolgervi a varie agenzie che vi rilasceranno un certificato di equipollenza (non il riconoscimento vero e proprio) e sapranno indirizzarvi all'ente giusto. Vi giro due link a cui potete rivolgervi.
Quasi sicuramente dovrete dare un esame di lingua tedesca nel vostro ambito professionale affinchè la vostra qualifica sia completamente valida.

So che ci sarebbero moltissime cose da aggiungere, tra cui, importantissima, la questione della tessera sanitaria in Germania (cosa che faremo in un prossimo post), ma non posso farvi venire sempre l'emicrania, quindi per ora, accontentatevi.
Spero di essere stata esaustiva, ma se ho dimenticato qualcosa, non esitate a commentare e ad aggiungere, magari anche a criticare, così riusciremo a essere più utili a tutti.


E mentre riflettete, che già sto sentendo le vostre rotelline girare, Buona Vita a tutti.