Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

martedì 20 marzo 2018

Falsi amici


Ve lo avevo promesso e, anche se con molto ritardo, eccomi a scrivervi non di amici in carne ed ossa, ma di quelle parole straniere (in questo caso crucche) che somigliano a parole italiane, ma, ahimè, hanno un significato molto diverso e rischiano di fare aumentare (se possibile) la quantità di figuracce e di malintesi con i nativi.

Rubinetto, Nessun Uomo, Vecchio, Ottone

Iniziamo da “Armatur”. Sia che stiate pensando a cavalieri medievali sia che vi venga in mente Iron man, siete fuori strada. In realtà significa “rubinetteria”. Lo so, non ci sareste arrivati nemmeno tra un milione di anni e, del resto, magari neanche la parola “rubinetteria” usate tutti i giorni.

Più grave, invece è usare il verbo “kollaborieren”. Io, la vostra campionessa olimpionica di figuracce, l'ho usato per dire alla mia insegnante che mi avrebbe fatto piacere “collaborare” ad un progetto.
Niente di più sbagliato.
Per fortuna, la mia insegnante mi conosce, ma “kollaborieren” in tedesco vuol dire “collusione” di stampo mafioso, oppure “essere un collaborazionista”, in particolare del regime nazista. Per questo i tedeschi evitano di usare questo termine.

Invece continuano ad usare “Lager” che in tedesco vuol dire “deposito/magazzino”. A me all'inizio faceva accapponare la pelle, ma tant'è.
Cat, Gatto Di Razza, British Shorthair

Attenti anche al gatto. Sì amici, perchè gatto si scrive Katze e si pronuncia kazze. Avere “eine große Katze” (un grande gatto), può dare adito a imbarazzanti fraintendimenti, ma dopo qualche anno non vi verrà più tanto da ridere.
A me fa ancora ridere, invece, “schminken”, che in realtà corrisponde a un innocente “truccarsi”.

Questo per dire che anche i tedeschi sanno essere comici, è che spesso non ne sono consapevoli.

Anche se ci avviciniamo al mondo accademico, troviamo in sacco di falsi amici, alcuni buffi, altri più pericolosi.
Ad esempio quando vi chiedono se avete un “Diplom”, non si riferiscono al nostro “diploma” di scuola superiore, ma alla laurea.
Accade spesso, quindi, che ci sia un malinteso riguardo alle qualifiche.
Studium”, poi, non è il semplice studio, ma il percorso universitario.
Ancora, i compagni di Univesità, non sono “colleghi” (almeno così venivano chiamati ai miei tempi) ma “Kommilitonen”, che da noi viene usato, invece, in ambito militare.
Infine, potreste avere problemi anche con lo “Stipendium” che in Germania non indica il compenso per un lavoro, ma una borsa di studio, che solitamente si riceve come ricercatore all'università o per i Praktika (i praticantati).

Questo è solo un inizio, ne mancheranno ancora centinaia, quindi, se qualcuno vuole essere così generoso da suggerirne altri, potremo aiutare, ancora di più, qualche connazionale ad evitare qualche malinteso e qualche brutta figura.

Per tutti Buona Vita e buon primo giorno di Primavera (sperando che, sentendosi chiamata, arrivi davvero).