Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

lunedì 18 aprile 2016

“Strani casi”


Vi ho spesso parlato dell'amore che nutrono i tedeschi per gli italiani, soprattutto per quanto riguarda la cucina, considerata migliore anche di quella dei nostri cugini spagnoli, (peraltro preferiti sotto altri aspetti) , la cultura, la musica e, naturalmente, la lingua.

I tedeschi adorano la nostra lingua in un modo che noi non possiamo neanche immaginare.

Vi faccio un esempio per rendere l'idea: all'asilo di Giacomo c'è un'educatrice di origine italiana con la quale parlo, naturalmente, la nostra lingua. Un pomeriggio, mentre stavamo chiaccherando in attesa che Giacomo si decidesse a venire a casa (impresa sempre titanica), ho notato che un' altra maestra si era avvicinata e ci stava ascoltando.
Ho smesso di parlare, pensando che dovesse dare una comunicazione alla sua collega.
Niente affatto, si era avvicinata perchè le piaceva ascoltare il suono dell'italiano, anche se non capiva nulla. Ci ha detto che è un suono che “la consola e la calma”.

Anche se a un italiano può sembrare strano, quando si conosce il tedesco si comprende che questo non è un pensiero del tutto illogico.

Le radio tedesche trasmettono moltissime canzoni italiane e moltissimi dei nostri cantanti hanno qui un successo strepitoso, pur non traducendo le loro canzoni. Gettonatissimo Nek, Eros Ramazzotti e Laura Pausini, più di èlite Paolo Conte, Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori e Fabrizio De Andrè.

A noi è capitato moltissime volte di venire fermati perchè ci sentivano parlare in italiano e sempre per farci i complimenti, ma questa volta un tedesco è andato oltre.

Curiosi?

Qualche settimana fa mentre io e il Peppe usavamo la lingua di Dante per disquisire sull'insalata al reparto frutta e verdura del Lidl, ci si avvicina un arzillo settantenne e, scusandosi per averci interrotto ci chiede se stavamo parlando italiano. Non abbiamo potuto che rispondere di si. A quel punto ci ha sommerso di complimenti sulla nostra pronuncia, molto diversa da quella che talvolta si sente per strada (dovete tener presente che spesso qui, più che italiano si sente parlare dialetto).

A questo punto, dopo averci detto che lui amava moltissimo l'italiano e che aveva anche provato a studiarlo anni fa, ci ha chiesto se eravamo disposti a dargli lezioni private.
Io ho colto l'occasione al volo e gli ho detto che ero un'insegnante di italiano e che mi sarebbe piaciuto molto dargli lezioni in cambio di un po' di conversazione in tedesco.

Detto fatto, ci siamo messi d'accordo e ho cominciato le mie prime Tandemunterricht (si chiamano così le lezioni in cui non vi è scambio di denaro ma di esperienza: nel mio caso italiano per tedesco).

A un mese dall'inizio di questa avventura, devo dire che sono entusiasta. Il mio studente è in pensione, quindi viene lui a casa mia, così non devo perdere tempo negli spostamenti.
Inoltre, avendo LUI moltissimo tempo ed essendo una persona estremamente disponibile, organizziamo le lezioni soprattutto in base ai miei impegni e, ultimo, ma non per ultimo lui è simpaticissimo e una fonte inesauribile di informazioni, anche di cultura generale.
Se pensate che sia il solito vecchietto solo e annoiato, però, siete completamente fuori strada: è più in forma di me (ci vuole poco, direte voi e avete ragione), con la bici può andare ovunque, casa mia compresa, con la sua impossibile salita.
Ha organizzato persino un bel viaggio in Austria e Sud Tirolo in bicicletta per questa estate con sua moglie, ma va anche a vedere musical, mostre ed membro di club di “ arzilli biciclettisti” che organizza gite culturali su due ruote.

Ora, in attesa di vedere i risultati sul mio tedesco, non mi rimane che provare il suo strudel di mele, per assaggiare il quale tutta la famiglia ha ricevuto regolare invito.


Al grido di Viva gli anziani, oggi auguriamo Buona vita a tutti, ma soprattutto a questi "consapevolmente giovani".