Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

lunedì 31 agosto 2015

Liebster Blog Award


Sono felice di comunicarvi che questo blog ha vinto il “Liebster Blog Award”. Mi fa tanto piacere questo riconoscimento, quanto il fatto di aver ricevuto la menzione da un'altra piemontese Doc che, come noi, ha deciso di emigrare in Germania alla ricerca di una vita migliore. Con me, questa donna (che sta bene persino con il costume tradizionale bavarese), condivide l'essere mamma, la lotta inesausta contro il tedesco, l'ironia e un sorriso difficile da spegnere. A Lara Gullen di "intantointedeschia.com" va, oltre l'ammirazione di sempre, un enorme GRAZIE.

Ma che cosa ho vinto?
Il progetto “Liebster Blog Award” consiste in un “premio virtuale” tra blogger, che ha come obbiettivo far conoscere altri blog e conoscere un po' meglio i loro autori.

Le regole sono poche e semplici:
-citare il blog che ti ha nominato
-rispondere alle dieci domande che il blog che ti ha nominato ha posto
-porre dieci domande
-scegliere dieci blog da nominare e comunicargli la vincita così che possano rispondere a loro volta ad altre dieci domande.


Insomma, una meravigliosa catena di S.Antonio letteraria, l'unica che mi sento di sottoscrivere e a cui sono felice di partecipare.

Ora, come da regolamento,mi accingo a rispondere alle domande di Lara, ispirate alla saga di Harry Potter:

Hai appena ricevuto la lettera da Hogwarts. Questo significa rinunciare alle certezze e abbracciare l’ignoto. Qual’è il tuo stato d’animo?
Credo che sarei elettrizzata e impaurita, non diversamente da quando io e mio marito abbiamo trovato nella buca delle lettere un contratto di lavoro scritto in tedesco che prevedeva la partenza per la Germania dopo due mesi (La germania all'improvviso). Quelli sono momenti in cui ci si gioca tutto, perchè un conto è parlare, un conto è trovarsi di fronte all'occasione della vita. Spero solo che ad Hogwarts non si parli tedesco.

Vuoi comunicare la notizia ai tuoi amici. Cosa scriveresti sul tuo blog?
Credo che scriverei quello che ho scritto sul mio profilo, lì è racchiusa la nostra filosofia di vita, chi siamo e i motivi che ci hanno spinto a partire.

Il Cappello Parlante ti assegna alla casa che non vuoi. Ti rassegni o cerchi di convincerlo a cambiare idea?
Più ambiziosa ancora, lavoro per cambiare quello che della casa non mi piace. Credo che non sempre si possa scegliere, ma ci si può sempre impegnare per cambiare le cose: o si riesce nell'obbiettivo, o si riesce a cambiare se stessi tanto da conquistarsi nuove possibilità. Insomma, si vince sempre.

Chi sono i tuoi Hermione e Ron e perchè?
Se parliamo di amici, prima di tutti, certamente mio marito. Lui è il mio compagno, il mio psicologo, la persona su cui posso contare sempre e comunque. Anche quando sa che sto sbagliando mi fa fare i miei errori e poi mi aiuta a rialzarmi. Sono molto fortunata. Poi, le pochissime amiche (non che prima ne avessi molte) sopravvissute alla nostra emigrazione perchè sono la dimostrazione che l'amicizia non è a km 0 (e perchè ci posso spettegolare nella mia lingua).

La vita ad Hogwarts lontana da tutti, ti spaventa o ti esalta?
A questo domanda voglio rispondere scrivendo che l'unico lato positivo del non conoscere il tedesco appena arrivati, era quello di non capire gli altri per strada. Questo isolamento mi ha regalato moltissima serenità. Traete voi le conclusioni.

Silente ti convoca nel suo ufficio per darti una notizia importante, qual’è?
Mi piacerebbe fosse la possibilità di fare l'insegnante a Hogwarts, magari di letteratura magica. Scherzi a parte, adoro insegnare e spero di poter realizzare il mio sogno qui in Germania (sempre che Hogwarts non sia disponibile). So che è difficile ma io ho pazienza.

Sei a Diagon Alley. In quale negozio spenderesti tutti i tuoi soldi?
Naturalmente in una libreria, ma ne terrei un po' anche per la pasticceria, sono una golosastra.

Che ruolo sceglieresti in una squadra di Quidditch e perchè?
Vista la mia pigrizia, starei in porta, con tanta invidia per chi riesce a fare evoluzioni sulla scopa volante.

Qual’è il tuo incantesimo preferito e perchè?
Quello che ti permette di trasformarti in qualcun altro, perchè è utile, ogni tanto mettersi nei panni altrui.

Chi è il tuo Voldemort?
l'Italia. Il nostro paese è meraviglioso, ma ci ha costretto a scegliere tra il restare e il futuro dei nostri figli; tra il potergli tramandare i valori in cui credevamo (sempre più calpestati) e le nostre radici; tra la loro sicurezza (e libertà) e la nostra ricchissima cultura. Il fatto di essere sereni qui e di riuscire ad essere i genitori che avremmo voluto, non risana la ferita che ho nel cuore.

Ora dovrei passare alla seconda parte del regolamento, ma, purtroppo, non ho blog da segnalare. Con figli, casa, lavoro e tedesco, gli unici che riesco a leggere sono già stati citati e, per onestà intellettuale, non voglio nominare a caso. Non so se questa trasgressione mi escluderà dal premio, io , comunque, mi sono divertita a rispondere a queste domande e spero che le mie risposte vi piacciano.

Buona vita a tutti

sabato 22 agosto 2015

La cura



Malgrado il titolo letterario (uno splendido libro di Hermann Hesse) il post di oggi (in super ritardo) vi racconterà qualcosa di molto prosaico: le cure sanitarie in Germania.
Abbiamo già parlato, tra il serio e il faceto, di tessere sanitarie e soprattutto del difficile rapporto Italia- Germania riguardo ai documenti necessari (“La compagnia della Tessera Sanitaria”); ma una volta che avete il vostro “Tessoro”, come si accede alle cure e alle visite mediche?
Tra bimbi e nonna (e anche io non ho scherzato quest'anno), ci siamo fatti una discreta esperienza che abbiamo deciso di mettere a vostra disposizione.
Siccome un sacco di persone mi chiedono quali sono le differenze tra il sistema sanitario tedesco e quello italiano che, ahimè, è nuovamente oggetto di supposti tagli, abbiamo deciso di fornirvene un elenco; come sempre, sarete voi a trarre le conclusioni.

1) Il medico di famiglia (Allgemeinarzt): potete sceglierlo liberamente. L'unica accortezza è controllare che accetti la vostra tessera sanitaria, ma a noi non è ancora capitato di trovare qualcuno che non accetti una qualsivoglia kasse.
Potete cambiarlo quando volete (come tutti i medici) e, nel caso, tutte le informazioni sulla vostra salute verranno richieste dal nuovo medico al vecchio, senza che voi dobbiate preoccuparvi di portare pile di esami, cartelle cliniche e quant'altro e senza dover essere voi a spiegare quali patologie vi affliggono.
Normalmente, bisogna prendere un appuntamento per le visite (anche dal medico di base), ma se avete male, la legge tedesca impone a tutti i medici (specialisti compresi) di prestarvi le cure anche senza appuntamento e anche se non siete, ancora, un paziente. In questo modo i pronto soccorso possono essere adibiti alle vere emergenze e non si creano ingorghi. Noi non siamo (per fortuna) ancora stati in nessun ospedale, perchè lo studio medico di ogni specialista è attrezzato per le analisi del caso.

2) L'attrezzatura medica degli studi (Praxis) è, infatti, sempre fonte di stupore per un italiano: nel Praxis del medico di base si trova comunemente, una sala prelievi, una sala con ecografo e una con l'attrezzatura per fare l'elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo.
In questo modo non dovrete recarvi in ospedale per prelievi del sangue o altri esami di base.
Il vostro medico ve li farà in studio senza tempi di attesa.
Per gli esami del sangue, un'infermiera vi farà il prelievo (perchè negli studi ci sono sempre un paio di infermiere, un paio di segretarie e un altro medico che aiuta), lo manda in laboratorio ed entro tre-quattro giorni arrivano (al vostro medico) i risultati.
Lui, se necessario, li discuterà con voi e ve ne fornirà una copia. Nessuna coda, nessuno “sbattone” per andare a ritirare i risultati. Per quanto riguarda gli altri esami, vengono eseguiti, di norma, negli studi medici dei diversi specialistici.
Persino gli esami più invasivi (ad esempio le colonscopie) vengono fatte negli studi medici dei gastroenterologi.

3) Costi. Per i bambini tutte le cure e i presidi medici di base, (compresi apparecchi per i denti e occhiali), tutte le medicine (ma anche le creme a base di bepantenol e lo shampoo antipidocchi) sono gratis, con la prescrizione medica.
Vi sono poi le visite per il controllo della crescita dei bambini, di cui sarete avvisati dalla stessa assicurazione, anch'esse gratis.
Vorrei fare un esempio tratto dalla nostra esperienza per chiarire che cosa si intende per “presidi medici di base”.
Abbiamo scoperto l'anno scorso che il piccolo Giacomino aveva (e ha ancora) bisogno degli occhiali.
Naturalmente, tutte le visite dall'oculista sono state gratuite così come gli occhiali “base”: in ogni negozio esiste,infatti) una certa varietà di montature gratis, sia per adulti che per bambini e le lenti di cristallo normali sono anch'esse fornite gratuitamente dall'assicurazione.
Nel caso di Giacomo, bimbo di 4 anni che andava all'asilo abbiamo optato per una montatura in titanio superflessibile con lenti infrangibili extrasottili, antigraffio e chi più ne ha più ne metta. Naturalmente questo paio di occhiali lo abbiamo pagato (170 euro inclusa assicurazione), quello gratis lo teniamo per le emergenze, ma, non avendo le possibilità economiche non saremmo stati obbligati a comprare un paio di occhiali.


Per gli adulti esiste una certa quota di copertura sanitaria, ma è inferiore. Tutte le visite e tutti gli esami, purchè prescritti dal medico (e vi assicuro che il medico non lesina sugli esami e sui controlli da fare), sono gratis perchè non esiste Ticket sulle visite. Si paga un “ticket” di 5 euro sulle medicine.
Per quanto riguarda il dentista, (tema di grandi discussioni in Germania) l'assicurazione paga normalmente solo il 25-30% delle prestazioni, (a fronte del 100% per i bambini).
Esiste, però, la possibilità di aumentare la quota pagata dall'assicurazione: se si eseguono controlli annuali, il dentista rilascia, infatti, una specie di libretto timbrato. Dopo 5 anni, presentando il libretto all'assicurazione, si ha diritto a un contributo maggiore che aumenta dopo i 10 anni di controlli regolari. La filosofia tedesca è: meglio prevenire che curare.

Voi che ne pensate??

domenica 9 agosto 2015

Dall'Italia con...amici??

La vita è imprevedibile a volte, ma la nostra pare che lo sia spesso e così i post si scambiano e si affollano, proprio come le nostre avventure. Avrei voluto scrivere di come funziona il sistema sanitario tedesco, complici le ultime e sempre confuse notizie che arrivano dall'Italia, ma è successo qualcosa di imprevedibile che voglio condividere con tutti voi.

Una premessa è indispensabile.
Da quando è cominciata la nostra krukkenvita, abbiamo cercato di condividere con quanti ne fossero interessati le nostre esperienze, ma, soprattutto, tutte le notizie che, man mano,  riusciamo a trovare riguardo al sistema e alla vita in Germania, per aiutare tutti quelli che avevano ed hanno interesse per questa nazione.
Abbiamo cercato di rispondere a quanti ci chiedevano informazioni (sul blog, o in privato), ma non ci saremmo aspettati che qualcuno, spinto dai nostri racconti, decidesse di venire a fare un giro esplorativo. Invece....

Un paio di mesi fa mi scrisse in privato una coppia del sud-Italia (che manterremo anonima, nel rispetto della loro privacy) e cominciammo mandarci mail e poi a parlare al telefono.

Dopo un fitto scambio di comunicazioni, (ecco la notiziona), hanno deciso di venire a vedere di persona come si può vivere a Colonia e Bonn.

Naturalmente, non potevamo non incontrarli e così mercoledì ci siamo dati appuntamento in Bonn-centro.
Si sono presentati con un sacco di regali per noi.
Ci hanno portato deliziose leccornie (artigianali): pomodori, melanzane e carciofini sott'olio, olive, taralli dolci e salati. Una delizia tanto inaspettata quanto gradita.


Corre l'obbligo di dire che il tutto è stato portato in aereo con ulteriore dispendio di soldi e energie (per imballare le cose sott'olio come si deve ci vuole una laurea in ingegneria idraulica, per caricarle in aereo, una notevole dose di coraggio).
Hanno, inoltre, comprato caramelle per i bambini e un delizioso bracciale per me.
Per offrire la cena abbiamo dovuto ingaggiare una battaglia che abbiamo potuto vincere solo grazie ad una migliore conoscenza del tedesco.
Basiti da tanta generosità da parte di persone che, in fondo, avevamo appena conosciuto, abbiamo chiesto che cosa avevamo fatto per essere oggetto di tanta generosità.

Ci hanno risposto che ci erano riconoscenti, perchè avevano ricevuto più informazioni, sostegno e interessamento da noi che dagli amici.

Questa risposta ci ha fatto riflettere.

Anzitutto siamo stati davvero felici che a qualcuno, al di là delle nostre intenzioni, il nostro blog possa essere utile. (Obbiettivo raggiunto)

Secondo e controverso quesito è: “Perchè nella cerchia dei cosiddetti Amici c'è sempre qualcuno che “rema contro” ? E perchè a tutti quelli che emigrano succede di perdere almeno qualcuno di quelli che ritenevano AMICI ??”
Purtroppo è successo a tutti gli emigrati che conosco.
I rapporti diventano freddi all'improvviso, le battute sul fatto che siamo diventati stranieri e le critiche sul paese scelto (qualunque esso sia e anche se non l'hanno mai visto, nemmeno in cartolina) si sprecano e, alla fine ci si rende conto che siamo diventati estranei, che ci guardano con sospetto e diffidenza (e che l'Italia è diventata un paradiso appena noi abbiamo varcato il confine).
Se tutto ciò non accadesse nell'arco di qualche mese soltanto (anche meno, se avete la “sfortuna” di essere felici della vostra scelta), forse non ci sarebbe da stupirsi, perchè la vita ci trasforma inevitabilmente.
E' la velocità e le proporzioni di questo cambiamento a stupire, così come la costanza con cui accade.
La spiegazione più comune è che siano invidiosi. 
A me sembra semplicistico perchè non credo che l'emigrazione sia la soluzione di tutti i mali e molti di quelli che restano in Italia, ci restano perchè hanno un lavoro soddisfacente, la famiglia vicino ecc ecc. 

Insomma, malgrado tutto, lo scelgono.

Inoltre, se sono Amici, sicuramente sono a conoscenza anche delle inevitabili (e, talvolta insormontabili) difficoltà, dei difetti che ha anche il nuovo Paese e della nostalgia che, anche questa inevitabile, vi assale all'improvviso ecc ecc.

Allora si può davvero tutto ridurre all'invidia?

Io mi sono convinta piuttosto che (invidia a parte, che qualche volta c'è) il non condividere più la stessa quotidianità, gli stessi problemi, la stessa "aria", metta alla prova quei legami che appunto di quotidianità, più che di sentimenti ed interessi comuni, vengono nutriti. 
Per questo diventiamo così in fretta estranei.

La buona notizia è che gli Amici, quelli veri, restano, anzi la lontananza li fa riscoprire.

Io, quindi la considero come una “pulizia di Primavera” del cuore.

Magari, se vi va, diteci la vostra, intanto...

Buona vita a tutti e un augurio speciale a tutti quelli che hanno il coraggio di difendere i loro sogni (anche da chi ci vuole bene).