Buon Natale

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Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

martedì 13 febbraio 2018

“F” come... Figuracce

Hawaii, Totem, Legno, Immagine, Tribù
Come mi sento io quando faccio le brutte figure

Finalmente ho capito qual'è il mio posto nel mondo e perchè sono finita in Germania: il mio compito è portare un po' di buon umore nella vita dei tedeschi che hanno la “fortuna” di incontrarmi.
Vi ricordate il mio post di qualche tempo fa “Tedesco o non tedesco”. Se non ve lo ricordate, potete andare a rileggerlo cliccando qui, questo potrebbe essere considerato la sua ideale continuazione.
Vi avevo già raccontato delle mie disavventure linguistiche, in occasione di un dolore alla spalla che, fortunatamente, ho risolto. Quello è stato per me l'inizio di una nuova (perchè mica è la prima) ondata di malintesi e di figuracce, senza soluzione di continuità.
Quando sono andata a fare i raggi ad esempio.
L'infermiera, in mezzo ad una sala d'attesa pienissima mi chiede l'Überweisung...
L'unico significato di Überweisung che io conosco è “bonifico” inteso come bonifico bancario.
E' una delle prime parole che abbiamo imparato qui, per ovvi motivi.
Mi ha un po' insospettito questa richiesta, ma ho pensato che, per quanto strano, mi volesse dare i dati per fare il pagamento dei raggi, così le ho chiesto quanto dovevamo pagare.
Avreste dovuto vedere l'espressione della sua faccia: mi ha guardato come se avesse visto un alieno e mi ha chiesto che cosa intendessi per pagamento.
Allora mi sono anche un po' risentita e le ho risposto che era stata lei a chiedermi l'Überweisung.
A quel punto ha cominciato a ridere come una pazza e ancora un po' soffoca in mezzo alla sala d'attesa, con tutti i pazienti che guardavano me e il Peppe, chiedendosi che cosa avessimo di tanto comico.
Quando si è ripresa, dopo essersi scusata, ci ha spiegato che Überweisung non era inteso come “bonifico” ma come “impegnativa” del medico (e non è stato neanche facile capirlo).

Magra consolazione, almeno le radiografie sono gratis.

Però non è finita qui, perchè è evidente che il mio destino imperversa contro di me.
Una settimana dopo, ho dovuto prenotare un controllo in ospedale per mia suocera.
Forte delle mie ultime scoperte linguistiche, mi presento tutta tronfia dal nostro medico di base, spiego tutto alla segretaria e le chiedo un'Überweisung.
Ora che lo so, lo uso.
Per tutta risposta, lei mi chiede se volevo un'Überweisung o un Einweisung.

E allora ce l'avete con me, ditemelo che vi siete tutti coalizzati per mettermi in difficoltà e non ne parliamo più.

Al mio sguardo disperato la segretaria, mossa a pietà, mi chiede, pensando di aiutarmi, se mia suocera ci andrà da “ambulant”.
Ripescando le mie nozioni di latino (dove “ambulo” vuol dire, appunto, “camminare”), le rispondo che mia suocera cammina, quindi ci andrà da “ambulant”.
A quel punto la segretaria in questione, che, per fortuna è molto gentile e ci conosce da tempo, dopo avermi lanciato lo stesso sguardo che si lancia ai bambini che proprio non ci arrivano, ha smesso di fare tutto quello che stava facendo, mi si è avvicinata e con atteggiamento materno e mi ha spiegato che “ambulant” vuol dire “ambulatoriale” (facile no) e basta un'Überweisung, mentre se rimane più giorni in ospedale ci vuole un'Einweisung (“richiesta di ricovero”).

Il prossimo che mi racconta che il tedesco non è una lingua difficile lo prendo a testate.
Però voi, cari amici expat, ora lo sapete, così, magari, vi risparmierete le mie figuracce.

La prossima volta, tanto per rimanere in tema, vi racconto un po' di falsi amici: quelle parole che somigliano all'italiano, ma che hanno tutto un altro significato. Queste, proprio come in falsi amici nella realtà, possono essere pericolose e possono far collezionare a voi brutte figure, mentre regaleranno ai tedeschi, dopo il primo momento di destabilizzazione, un bel po' di buon umore.

Nel frattempo, se vi va, raccontatemi le vostre figuracce, così non mi sento sola e venite a trovarmi su Fb.

Buon Carnevale e Buona Vita a tutti