Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

lunedì 8 ottobre 2018

L'apparecchio


Lo sapevamo già da più di tre anni e quest'estate è arrivato il momento: il prode Giacomino ha dovuto mettere l'apparecchio ai denti.
Purtroppo il nostro cucciolo è affetto da protrusione mandibolare. Detta così sembra una malattia gravissima, in realtà è semplicemente il cosiddetto “morso inverso”.

Anche Shrek aveva la protrusione mandibolare

Pur non essendo un problema di salute grave è, comunque, una situazione seria poiché, nel suo caso è un disturbo genetico ed ereditario e, per questo, difficile da correggere in quanto potrebbe sempre tornare.
Ovviamente il problema non è tanto di carattere estetico quanto funzionale, con possibili ripercussioni sulla masticazione, sul linguaggio e sulla postura.
Per questo è stato molto importante fare una diagnosi precoce e intervenire tempestivamente.
Non a caso una delle prime visite a cui sottoponemmo Giacomo, allora treenne fu dall'ortodontista (qui Kieferorthopaede).
Il dottore stabilì che era troppo piccolo e che avremmo dovuto aspettare fino ai sette anni e mezzo (quando avrebbe cambiato i denti).
Ora ci siamo e come regalo per l'ottavo compleanno Giacomo ha ricevuto un bellissimo apparecchio ai denti (anzi due) oltre ai normali regali di compleanno.
La cura, purtroppo, è un po' invasiva perchè consta, appunto di due apparecchi.
Il primo lo abbiamo già messo e deve essere allargato ogni sera, perchè il palato è sottosviluppato (retrusione mascellare) e deve tornare in tempi brevi a dimensioni normali per permettere ai denti un buon posizionamento, mentre il secondo, che è in pratica una maniglia, servirà a tirare in avanti il palato, lo terrà solo la notte e lo avremo tra 6/8 settimane circa.


Per ora Giacomo sta reagendo meglio del previsto e, dopo qualche scena iniziale durante le prove nello studio medico, si è abituato prestissimo alla situazione.
Certo la sua pronuncia (già fortemente tedesca) non ne ha tratto giovamento ed ora è ancora più buffo sentirlo parlare in italiano, ma pare che in tedesco non si noti la differenza (e questo la dice lunga sulla musicalità di questa lingua).
Il giorno che hanno messo l'apparecchio a Giacomo io ero più agitata di lui, avevo comprato due scatole di paracetamolo, perchè il dottore aveva detto che avrebbe potuto avere la febbre, tre confezioni di gelato, nel caso il mio bambino non avesse potuto mangiare e avevo allertato la maestra che forse Giacomo non avrebbe potuto andare a scuola per qualche giorno.
Inutile dire che il piccolo paziente ha avuto solo un po' di fastidio e con il suo apparecchio nuovo, tutto orgoglioso, è andato a fare taekwondo subito dopo (mentre la mamma si è consolata con il gelato).
L'intero trattamento durerà un anno/un anno e mezzo e costerà complessivamente un po' meno di 1450 euro.
Ovviamente io e il Peppe saremmo stati pronti a pagare l'intero importo e anche di più, perchè si sa che noi genitori vorremmo che i nostri figli non prendessero mai nemmeno l'influenza.
Il medico ci ha però spiegato, con molta pazienza, che nei casi come quello di Giacomo, ossia seri e non motivati solo da ragioni estetiche, la Krankenkasse paga 80% della parcella, che arriva trimestralmente, mentre noi anticipiamo il 20%. Scrivo anticipiamo perchè, a cura terminata, dopo che il medico avrà espresso parere positivo sul risultato (almeno momentaneo), la Krankenkasse ci restituirà anche quel 20%.

Questa vicenda mi ha fatto molto riflettere.
Io non sono una persona che si abbatte facilmente e sono consapevole del fatto che i problemi veri sono altri, tuttavia ho passato molti momenti di tensione e vi mentirei se vi dicessi che ogni tanto non mi preoccupo per questa storia (la mia conoscenza scientifica del problema lo dimostra).
Il fatto che l'assicurazione sanitaria paghi questo trattamento (e non solo, visto che anche tutte le medicine e persino gli occhiali sono gratis per i bambini) mi ha molto sollevata.
Non è soltanto una questione economica, anche se sono consapevole che per molte famiglie, soprattutto in Italia, questo non è un fatto secondario, ma è il significato che assume questo gesto. Anzitutto vuol dire che esiste un vero diritto alle cure, indipendentemente dalle possibilità economiche della famiglia e questo assume un valore ancora più forte quando si tratta di bambini.
Inoltre, a me personalmente ha fatto sentire di avere una protezione contro le avversità, come se qualcuno (lo stato in questo caso) mi dicesse: “Il vostro bambino ha un problema e noi vi sosteniamo, non vi lasciamo da soli, perchè vostro figlio è importante anche per noi”.
Lo so, sono una romantica ottimista, ma quando ho ricevuto la lettera della nostra assicurazione sanitaria che ci diceva che aveva accettato il preventivo e augurava a Giacomo “in bocca al lupo per la cura”, beh non sono riuscita a rimanere indifferente.
Ho già notato molte volte e molte volte ho scritto di questa attenzione da parte delle istituzioni nei confronti dei bambini e, anche se ogni tanto può sembrare un po' invasiva, è certamente una cosa positiva far sentire i cittadini protetti, da fiducia e aiuta a vivere meglio, anche le incognite del futuro.
Non fraintendetemi, la Germania è un paese molto lontano dall'essere perfetto e, per avere questo trattamento, si pagano delle signore tasse (non più alte di quelle in Italia comunque), ma almeno non ci si sente perennemente ignorati, quando non in conflitto aperto con “lo stato”.
Probabilmente molti tedeschi non saranno d'accordo con me, ma credo che sia tutta una questione di punti di vista.
Ditemi il vostro parere, se vi va, venitemi a trovare su FB, così potrete vedere le foto della rubrica “Germania capitale della moda” e Buona Vita a tutti, incognite del futuro comprese.