Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

domenica 23 aprile 2017

Nonno con le ruote

Mi auguro che abbiate passato delle ottime vacanze di Pasqua.

Per farvi venire un po' di invidia vi posso dire che le nostre  finiscono oggi, del resto da qualche parte dovremo pur recuperarle quelle 6 settimane estive in più che si fanno in Italia.

Non invidiateci troppo però, perchè il tempo è stato davvero inclemente.
Mentre in Bayern (e non solo) nevicava, qui siamo tornati a Novembre e da qui sembra che non ci muoveremo più.
A condividere con noi un po' di mal tempo è però, per fortuna, venuto il nonno.

Il nonno di Giacomo e Tommaso è davvero un personaggio: avete presente quei vecchietti che ciabattano per casa o, al massimo, vagano per la città alla disperata ricerca di un cantiere???

Ecco tutta un'altra cosa: a parte che mio papà è super giovane con i suoi 64 anni appena compiuti (e festeggiati proprio insieme a noi in Krukkolandia), dopo la pensione è diventato un super sportivo.
Inoltre, per riuscire a dare il meglio in bicicletta (la sua passione da sempre) si è anche convertito ad una dieta salutare, con il bel risultato di aver perso 10 Kg ed essere più in forma di molti trentenni (ma anche ventenni) che conosco.
Se andare incontro alle sue esigenze alimentari non ci ha causato nessun problema, dal momento che anche noi cerchiamo di mangiare in modo salutare (almeno in linea di principio), stare dietro alla sua energia è stata tutta un'altra faccenda.

Ebbene sì, caro nonnetto, dobbiamo proprio dirtelo: ci hai fatto fare una bella fatica.
Dovete sapere, infatti, che il “vecchietto” è allergico al divano e, quindi, sfidando le condizioni meterologiche (che ci hanno almeno risparmiato la pioggia) abbiamo fatto i turisti.
E' stata, però, anche una fatica bella, perchè noi , sempre presi tra mille commissioni quotidiane, raramente abbiamo il tempo di fare gite ed escursioni.

Già giovedì, appena arrivato, lo abbiamo portato (portato è una parola grossa, visto che andava meglio di tutti noi) a fare una passeggiata in riva al Reno nello splendido parco di Rheinaue. Passeggiata sì, ma con i Rollerblade...
Ci siamo divertiti molto e il nonnetto ci ha dato filo da torcere.


Il nostro fotografo personale ci ha ritrato in tutto il nostro splendore 
Venerdì, visto che le previsioni non davano pioggia, siamo andati al giardino zoologico di Colonia. E', secondo me, un posto meraviglioso, dove gli animali (tutti salvati o nati in cattività) hanno moltissimo spazio e sono trattati benissimo.


Abbiamo così potuto conoscere le ultime due elefantine nate, rispettivamente 1 e 3 mesi fa e la grande aquila americana, salutare la maestosa tigre, i simpatici scimpanzè, i teneri orsetti e un mucchio di altri animali.

La nuova famiglia

I bambini hanno potuto giocare nei grandi parchigioco allestiti all'interno dello zoo (ve l'ho detto che gli animaletti, di qualunque specie, sono trattati benissimo).
Giacomino nel tubo...
Non ci siamo privati neanche di un breve giro all'acquario...

Sabato, il tempo è stato inclemente e solo nel pomeriggio la pioggia ha lasciato il posto a nuvoloni minacciosi.
Non potevamo certo starcene a casa, allora abbiamo optato per un giro nel bellissimo quartiere di Bonn di Villenviertel che ospita bellissime ville in stile liberty e alcune di fine ottocento che sembrano uscite dal fil di Harry Potter.
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Domenica di Pasqua, mentre i grandi spadellavano per il pranzo, i giovani hanno inforcato le biciclette e Tommaso ha portato il nonno a vedere la sua scuola e i parchi sportivi lì intorno.
Dopo pranzo, però, anche noi cuochi ci siamo uniti all'allegra brigata e, muniti di bici, siamo andati a fare un giro nel bosco sopra casa a salutare i cervi e i cinghiali, tanto per digerire.

Lunedì, infine, gita al castello del Drachenfels, dove, narra la leggenda, Sigfrid sconfisse, appunto, il drago e puntata alle rovine in cima alla celebre collina, famose per aver ispirato il famoso poeta Byron e tutta una schiera di pittori romantici, tra cui Turner.

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Il castello    

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Le rovine

Ritratto di famiglia con paesaggio

Martedì mattina alle 5,30 del mattino accompagnavamo il nonnino all'aeroporto...
Restituitolo alla sua bella Torino e alla sua amata bicicletta, che ci risulta, da fonti attendibili, aver inforcato appena arrivato a casa, noi siamo andati a dormire... e abbiamo passato tutto il resto della giornata in compagnia del nostro adorato divano (perchè quell'allergia non è ereditaria per fortuna)...

Caro nonnino, con la promessa che la prossima volta ci troverai più allenati, ti ringraziamo per averci spronato a fare un po' i turisti...

E la vostra Pasqua??

Per ora vi saluto, augurando a tutti, ma sopratutto ai nonni di qualunque specie una Buona Vita.


sabato 8 aprile 2017

Tedesco o non tedesco?


Oggi è nuvoloso, ieri era nuvoloso e domani sarà nuvoloso...
Stabilito che so i verbi in italiano e che sono di pessimo umore per sto tempo da lupi, oggi dopo più di tre anni in terra krukka, vi voglio finalmente parlare della lingua tedesca.

Da un po' avete ricominciato a contattarmi in privato per chiedermi informazioni sulla vita in Germania, sulla necessità di parlare il tedesco e su quanto possa essere difficile o meno questa lingua.

Mi sono sempre astenuta, perchè volevo essere sicura, prima di scrivere un post su questo argomento.

Ora sono sicura di almeno 2 cose:

  • Non si può vivere in Germania senza conoscere il tedesco, a meno di non venire ghettizzati o di volersi ghettizzare da soli (vedi il post “Si può vivere in Germania senza tedesco?”)
  • il tedesco è una lingua difficile, molto difficile. Questa non è una considerazione soggettiva, è statisticamente provato che questa lingua è molto complicata.
    Io, personalmente, ho con il tedesco un rapporto conflittuale, nel senso che io la amo moltissimo, ma non sempre sono corrisposta.
    Il risultato è che dopo più di tre anni di studio e pratica non la padroneggio ancora.
    Potreste pensare che io sia un po' negata, possibile, ma la mia insegnate di tedesco sostiene che io sia un'allieva eccezionale (giuro che non sono parole mie) e ho detto tutto.
    Gli unici che imparano a tempo record sono i bambini
    ...per tutti gli altri ci sono le pillole per il mal di testa.
    Siccome potreste non credere alle mie parole, vi elenco alcuni degli ostacoli che vi troverete ad affrontare, se deciderete di iniziare questa avventura:

  • il tedesco è
    DER, DIE, DAS”. Sono gli articoli, (sì, cominciamo subito) sono tre perchè c'è anche il neutro e non è come in italiano in cui il 90% delle parole che finiscono con “a” sono femminili e con “o” sono maschili. Nel caso dei sostantivi tedeschi (che tra l'altro dovrete imparare a scrivere con la maiuscola) le regole sono pochissime, le terminazioni moltissime e questi allegri articoli si declinano a seconda del caso (4 casi per 3 generi più il plurale).
  • Gli aggettivi”. Come gli articoli si declinano, a seconda del genere, ma anche a seconda dell'articolo che li precede (definito, indefinito, senza articolo) per un totale di tre declinazioni per tre generi per 4 casi più il plurale (che mio padre al mercato comprò).
  • Se state pensado che, vabbè ogni lingua ha le sue difficoltà, ma allora sarà facile da qualche altra parte, ebbene no, vi state sbagliando.
    I Verbi (esempio a caso): quelli regolari sono pochissimi e sono quelli meno usati, in compenso quelli irregolari sono una caterva e bisogna studiarli a memoria.
    Ma non finisce qui, molti verbi sono composti preposizione+verbo (i famosi verbi divisibili). Questi simpaticoni sono davvero anarchici e nei tempi semplici (presente e passato) di frasi principali, le preposizioni si staccano e finiscono in fondo alla frase. Sì, avete capito bene, proprio alla fine e se ve la dimenticate, cambiate il senso di tutto quello che state dicendo.
    Nelle frasi secondarie, invece, a finire in fondo alla frase è tutto il verbo e dovrete abituarvi a parlare come Yoda es: Ho cucinato, perchè io amici da me a cena invitato avevo. Più le frasi si allungano più correte il rischio di dimenticarvi il verbo (a me succede ancora) e i tedeschi rimarranno lì a guardarvi con aria di attesa senza proferir parola, aspettando che finiate la vostra frase (...lunghe attese).
  • E ora i miei preferiti e poi non vi tormento oltre: i simpatici verbi (ma anche aggettivi e sostantivi) che oltre ad essere irregolari, magari essere costruiti con le preposizioni, reggono particolari preposizioni. Per farvi un esempio: noi in italiano diciamo ho bisogno di... In tedesco c'è un esercito di verbi, aggettivi e sostantivi che si costruiscono con preposizioni diverse che reggono casi diversi (che mio padre sempre al mercato comprò).
A questo potete aggiungere che i sostantivi che somigliano all'italiano sono pochissimi e spesso con significato diverso dal nostro è il gioco è fatto.

Diffidate, quindi, da quelli che vi dicono che in 6 mesi hanno imparato il tedesco benissimo: sono animali fantastici e io non so assolutamente dove trovarli.
Diffidate anche di quelli che “io lo imparo per strada”: una lingua così non si può imparare senza seguire corsi, perchè nemmeno Einstein potrebbe capire alcune costruzioni tedesche senza qualcuno che gliele spieghi.

Detto questo, io, personalmente, trovo questa lingua molto affascinante, espressiva come poche e credo che studiarla sia una meravigliosa ginnastica per i miei neuroni.
Certo, può essere frustrante non riuscire a mettere insieme una frase, anche semplice, dopo anni di fatiche, ma, se non siete disposti a fare questo sacrificio, magari dovete rivedere i vostri piani d'espatrio.

Se, invece, siete combattenti senza paura e senza pudore (vivrete di figuracce per moltissimi anni), armatevi di pazienza, di buona volontà, di faccia tosta e parlate, scrivete, ascoltate....Il tedesco (almeno in Germania) è tutto intorno a voi.

BUONA VITA a TUTTI, e scrivetemi le vostre difficoltà nell'imparare la vostra expatlingua, chè non sarò mica l'unica.