Buon Natale

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Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

domenica 9 agosto 2015

Dall'Italia con...amici??

La vita è imprevedibile a volte, ma la nostra pare che lo sia spesso e così i post si scambiano e si affollano, proprio come le nostre avventure. Avrei voluto scrivere di come funziona il sistema sanitario tedesco, complici le ultime e sempre confuse notizie che arrivano dall'Italia, ma è successo qualcosa di imprevedibile che voglio condividere con tutti voi.

Una premessa è indispensabile.
Da quando è cominciata la nostra krukkenvita, abbiamo cercato di condividere con quanti ne fossero interessati le nostre esperienze, ma, soprattutto, tutte le notizie che, man mano,  riusciamo a trovare riguardo al sistema e alla vita in Germania, per aiutare tutti quelli che avevano ed hanno interesse per questa nazione.
Abbiamo cercato di rispondere a quanti ci chiedevano informazioni (sul blog, o in privato), ma non ci saremmo aspettati che qualcuno, spinto dai nostri racconti, decidesse di venire a fare un giro esplorativo. Invece....

Un paio di mesi fa mi scrisse in privato una coppia del sud-Italia (che manterremo anonima, nel rispetto della loro privacy) e cominciammo mandarci mail e poi a parlare al telefono.

Dopo un fitto scambio di comunicazioni, (ecco la notiziona), hanno deciso di venire a vedere di persona come si può vivere a Colonia e Bonn.

Naturalmente, non potevamo non incontrarli e così mercoledì ci siamo dati appuntamento in Bonn-centro.
Si sono presentati con un sacco di regali per noi.
Ci hanno portato deliziose leccornie (artigianali): pomodori, melanzane e carciofini sott'olio, olive, taralli dolci e salati. Una delizia tanto inaspettata quanto gradita.


Corre l'obbligo di dire che il tutto è stato portato in aereo con ulteriore dispendio di soldi e energie (per imballare le cose sott'olio come si deve ci vuole una laurea in ingegneria idraulica, per caricarle in aereo, una notevole dose di coraggio).
Hanno, inoltre, comprato caramelle per i bambini e un delizioso bracciale per me.
Per offrire la cena abbiamo dovuto ingaggiare una battaglia che abbiamo potuto vincere solo grazie ad una migliore conoscenza del tedesco.
Basiti da tanta generosità da parte di persone che, in fondo, avevamo appena conosciuto, abbiamo chiesto che cosa avevamo fatto per essere oggetto di tanta generosità.

Ci hanno risposto che ci erano riconoscenti, perchè avevano ricevuto più informazioni, sostegno e interessamento da noi che dagli amici.

Questa risposta ci ha fatto riflettere.

Anzitutto siamo stati davvero felici che a qualcuno, al di là delle nostre intenzioni, il nostro blog possa essere utile. (Obbiettivo raggiunto)

Secondo e controverso quesito è: “Perchè nella cerchia dei cosiddetti Amici c'è sempre qualcuno che “rema contro” ? E perchè a tutti quelli che emigrano succede di perdere almeno qualcuno di quelli che ritenevano AMICI ??”
Purtroppo è successo a tutti gli emigrati che conosco.
I rapporti diventano freddi all'improvviso, le battute sul fatto che siamo diventati stranieri e le critiche sul paese scelto (qualunque esso sia e anche se non l'hanno mai visto, nemmeno in cartolina) si sprecano e, alla fine ci si rende conto che siamo diventati estranei, che ci guardano con sospetto e diffidenza (e che l'Italia è diventata un paradiso appena noi abbiamo varcato il confine).
Se tutto ciò non accadesse nell'arco di qualche mese soltanto (anche meno, se avete la “sfortuna” di essere felici della vostra scelta), forse non ci sarebbe da stupirsi, perchè la vita ci trasforma inevitabilmente.
E' la velocità e le proporzioni di questo cambiamento a stupire, così come la costanza con cui accade.
La spiegazione più comune è che siano invidiosi. 
A me sembra semplicistico perchè non credo che l'emigrazione sia la soluzione di tutti i mali e molti di quelli che restano in Italia, ci restano perchè hanno un lavoro soddisfacente, la famiglia vicino ecc ecc. 

Insomma, malgrado tutto, lo scelgono.

Inoltre, se sono Amici, sicuramente sono a conoscenza anche delle inevitabili (e, talvolta insormontabili) difficoltà, dei difetti che ha anche il nuovo Paese e della nostalgia che, anche questa inevitabile, vi assale all'improvviso ecc ecc.

Allora si può davvero tutto ridurre all'invidia?

Io mi sono convinta piuttosto che (invidia a parte, che qualche volta c'è) il non condividere più la stessa quotidianità, gli stessi problemi, la stessa "aria", metta alla prova quei legami che appunto di quotidianità, più che di sentimenti ed interessi comuni, vengono nutriti. 
Per questo diventiamo così in fretta estranei.

La buona notizia è che gli Amici, quelli veri, restano, anzi la lontananza li fa riscoprire.

Io, quindi la considero come una “pulizia di Primavera” del cuore.

Magari, se vi va, diteci la vostra, intanto...

Buona vita a tutti e un augurio speciale a tutti quelli che hanno il coraggio di difendere i loro sogni (anche da chi ci vuole bene).

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