La
vita è imprevedibile a volte, ma la nostra pare che lo sia spesso e
così i post si scambiano e si affollano, proprio come le nostre
avventure. Avrei voluto scrivere di come funziona il sistema
sanitario tedesco, complici le ultime e sempre confuse notizie che
arrivano dall'Italia, ma è successo qualcosa di imprevedibile che
voglio condividere con tutti voi.
Una
premessa è indispensabile.
Da
quando è cominciata la nostra krukkenvita, abbiamo cercato di
condividere con quanti ne fossero interessati le nostre esperienze,
ma, soprattutto, tutte le notizie che, man mano, riusciamo a trovare
riguardo al sistema e alla vita in Germania, per aiutare tutti quelli
che avevano ed hanno interesse per questa nazione.
Abbiamo
cercato di rispondere a quanti ci chiedevano informazioni (sul blog,
o in privato), ma non ci saremmo aspettati che qualcuno, spinto dai
nostri racconti, decidesse di venire a fare un giro esplorativo.
Invece....
Un
paio di mesi fa mi scrisse in privato una coppia del sud-Italia (che
manterremo anonima, nel rispetto della loro privacy) e cominciammo
mandarci mail e poi a parlare al telefono.
Dopo
un fitto scambio di comunicazioni, (ecco la notiziona), hanno deciso di
venire a vedere di persona come si può vivere a Colonia e Bonn.
Naturalmente,
non potevamo non incontrarli e così mercoledì ci siamo dati
appuntamento in Bonn-centro.
Si
sono presentati con un sacco di regali per noi.
Ci
hanno portato deliziose leccornie (artigianali):
pomodori, melanzane e carciofini sott'olio, olive, taralli dolci e
salati. Una delizia tanto inaspettata quanto gradita.
Corre
l'obbligo di dire che il tutto è stato portato in aereo con
ulteriore dispendio di soldi e energie (per imballare le cose
sott'olio come si deve ci vuole una laurea in ingegneria idraulica,
per caricarle in aereo, una notevole dose di coraggio).
Hanno,
inoltre, comprato caramelle per i bambini e un delizioso bracciale
per me.
Per
offrire la cena abbiamo dovuto ingaggiare una battaglia che abbiamo
potuto vincere solo grazie ad una migliore conoscenza del tedesco.
Basiti
da tanta generosità da parte di persone che, in fondo, avevamo
appena conosciuto, abbiamo chiesto che cosa avevamo fatto per essere
oggetto di tanta generosità.
Ci
hanno risposto che ci erano riconoscenti, perchè avevano ricevuto
più informazioni, sostegno e interessamento da noi che dagli amici.
Questa
risposta ci ha fatto riflettere.
Anzitutto
siamo stati davvero felici che a qualcuno, al di là delle nostre
intenzioni, il nostro blog possa essere utile. (Obbiettivo raggiunto)
Secondo
e controverso quesito è: “Perchè nella cerchia dei cosiddetti
Amici c'è sempre qualcuno che “rema contro” ? E perchè a tutti
quelli che emigrano succede di perdere almeno qualcuno di quelli che
ritenevano AMICI ??”
Purtroppo
è successo a tutti gli emigrati che conosco.
I
rapporti diventano freddi all'improvviso, le battute sul fatto che
siamo diventati stranieri e le critiche sul paese scelto (qualunque
esso sia e anche se non l'hanno mai visto, nemmeno in cartolina) si
sprecano e, alla fine ci si rende conto che siamo diventati estranei,
che ci guardano con sospetto e diffidenza (e che l'Italia è
diventata un paradiso appena noi abbiamo varcato il confine).
Se
tutto ciò non accadesse nell'arco di qualche mese soltanto (anche
meno, se avete la “sfortuna” di essere felici della vostra
scelta), forse non ci sarebbe da stupirsi, perchè la vita ci
trasforma inevitabilmente.
E'
la velocità e le proporzioni di questo cambiamento a stupire, così
come la costanza con cui accade.
La
spiegazione più comune è che siano invidiosi.
A me sembra
semplicistico perchè non credo che l'emigrazione sia la soluzione di
tutti i mali e molti di quelli che restano in Italia, ci restano
perchè hanno un lavoro soddisfacente, la famiglia vicino ecc ecc.
Insomma, malgrado tutto, lo scelgono.
Inoltre,
se sono Amici, sicuramente sono a conoscenza anche delle inevitabili
(e, talvolta insormontabili) difficoltà, dei difetti che ha anche
il nuovo Paese e della nostalgia che, anche questa inevitabile, vi
assale all'improvviso ecc ecc.
Allora
si può davvero tutto ridurre all'invidia?
Io
mi sono convinta piuttosto che (invidia a parte, che qualche volta
c'è) il non condividere più la stessa quotidianità, gli stessi
problemi, la stessa "aria", metta alla prova quei legami che appunto di
quotidianità, più che di sentimenti ed interessi comuni, vengono
nutriti.
Per questo diventiamo così in fretta estranei.
La
buona notizia è che gli Amici, quelli veri, restano, anzi la
lontananza li fa riscoprire.
Io,
quindi la considero come una “pulizia di Primavera” del cuore.
Magari,
se vi va, diteci la vostra, intanto...
Buona
vita a tutti e un augurio speciale a tutti quelli che hanno il
coraggio di difendere i loro sogni (anche da chi ci vuole bene).
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