Il
mio piccolo Giacomo cresce e ormai ha compiuto 5 anni (il 10
settembre).
Crescere
in Germania, però, è molto diverso dal crescere in Italia.
Qui
si diventa indipendenti molto presto.
A
sei anni se non vai e torni da scuola da solo (a meno che non sia
molto distante) gli insegnanti si preoccupano e ti vengono a chiedere
per quale motivo non permetti a tuo figlio di diventare indipendente.
Proprio
ieri ho visto gli abbonamenti del pullman per studenti delle
elementari e non è inusuale vedere bambini di 6 anni prendere da
soli autobus e metro.
So
che la maggior parte delle mie amiche in Italia sarebbe divisa tra
“Magari si potesse anche in Italia” e “Il mio povero cucciolo
sperso nel vasto e cattivo mondo”.
Anche
io, per quanto la mia pigrizia mi regali una mentalità da mamma
nordica, vivo questa dicotomia, ma tant'è, mi ci devo abituare.
In
Germania, però, non si diventa grandi facilmente perchè, se per
Eduardo (de Filippo) “Gli esami non finiscono mai” per il tedesco
“Gli esami non iniziano mai abbastanza presto”.
Fedeli
alla filosofia del “prevenire costa meno che curare”, a due anni
e mezzo/tre tutti i bambini (tedeschi e non) fanno il loro primo
Sprachtest (test di lingua).
Il
Comune manda un logopedista nelle scuole e testa le conoscenze di
tedesco del vostro pargolo.
Questo
ha lo scopo di scoprire tempestivamente difetti conoscitivi o di
pronuncia, ma nel caso degli stranieri permette di mettere in atto
politiche di integrazione precoce.
Infatti,
nel caso di Giacomo che ha fatto il test dopo soli due mesi dal
nostro arrivo, era specificato che era straniero, che conosceva
perfettamente la sua lingua madre (questo sulla fiducia) e che non
conosceva il tedesco perchè appena arrivato.
Dopo
la “diagnosi” ci hanno proposto una serie di opzioni per fare sì
che Giacomo seguisse un corso di tedesco per bambini con un
logopedista: in qualunque asilo (nel caso fosse iscritto), o,
eventualmente, in un'altra struttura, là dove non avessimo voluto
mandarlo all'asilo (o non avessimo trovato posto). In qualsiasi caso,
il corso era totalmente gratuito e obbligatorio.
Ora
“il prode Giacomino” ha compiuto 5 anni e l'anno prossimo, dopo
due anni di asilo e di corso, “dovrebbe” cominciare la scuola
elementare.
“Dovrebbe”
perchè non siamo solo noi a prendere questa decisione. Infatti, il
logpedista di cui sopra ci darà un altro appuntamento (a tutti i
bambini, anche a quelli che hanno superato il test precedente) per
testare nuovamente le conoscenze di tedesco del nostro cucciolo.
Se
passerà il test, potrà andare a scuola, altrimenti ci
consiglieranno “caldamente” di lasciarlo un anno in più
all'asilo.
Da
ciò che sappiamo, anche le maestre dell'asilo dovrebbero avere voce
in capitolo e potremo dire la nostra anche noi genitori (ma non siamo
sicuri).
Per
fortuna, a stemperare la tensione ci ha pensato la maestra di
Giacomo, che ci ha detto che secondo lei Giacomo non avrà problemi.
Ora non resta che pregare che al piccolo vichingo quel giorno non
giri storta la luna e che sia collaborativo.
Tanti
auguri al nostro eroe e Buona vita a tutti voi
Un forte abbraccio al mio stoico ed eroico nipotino.
RispondiEliminaBuon sangue non mente
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