Questo
ci ha fatto riflettere e quindi lo vogliamo condividere.
Tutto
ha inizio tre settimane fa, a pochi giorni dall'inizio della scuola. Una una breve premessa, però, è necessaria.
Tommaso
ha cominciato quest'anno il primo anno di Gymnasium (la 5.)
Alla
“cerimonia di benvenuto”, il Preside ha tenuto un commovente
discorso sul valore dell'integrazione e della multiculturalità
(sarà che il ginnasio frequentato da Tommaso è costituito per il
50% da bambini di origine straniera?).
Io,
da straniera e da convinta sostenitrice del valore aggiunto della
“multiculturalità” ero davvero contenta che Tommaso potesse
vivere la sua esperienza scolastica a contatto con bambini di diversi
paesi, in un ambiente stimolante capace di arricchirlo, al di là
delle materie studiate.
Abbiamo scelto questa scuola anche per
questo.
Pochi
giorni dopo, però, durante i compiti pomeridiani a scuola, un
compagno di origine araba ha chiesto a Tommaso una fotocopia per fare il
compito di tedesco perchè lui l'aveva perso.
Lui
gliel'ha data e questo bambino se l è incollata sul suo quaderno.
Tommaso
ha passato l'intera settimana a cercare di spiegare l'accaduto alle
insegnanti per farsi dare una nuova fotocopia; ci è riuscito solo il
lunedì successivo. Noi non siamo intervenuti in nessun modo,
convinti che debba imparare a cavarsela da solo.
Lo
stesso giorno lo stesso bambino, non contento, voleva anche il
cancellino di Tommaso, asserendo che era il suo.
Per
tutti coloro che non sanno che cos'è un cancellino, è una sorta di
pennarello a due punte: con una si cancella l'inchiostro della penna
stilografica e con l'altra ci si può riscrivere sopra.
Malgrado
l'insegnante presente gli abbia detto che il cancellino era di
Tommaso, questo ragazzino ha continuato per tutta la settimana a
rivendicare il prezioso oggetto (non so in Italia, ma qui costa 20
centesimi) con tutte le insegnanti che hanno fatto lezione. Per sua
sfortuna (e forse anche un po' per nostra) tutte sono rimaste fedeli
alla versione della prima professoressa.
Secondo
noi era già assurdo che un bambino andasse da ogni insegnante a
raccontare la storia del cancellino conteso per farselo ridare, ma
non sapevamo che cosa ci aspettava...
Sospendete ogni giudizio....tra
qualche giorno vi pubblico il seguito.
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