Buon Natale

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Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

mercoledì 1 aprile 2015

Il mio “Uovo di Pasqua”


Dentro l'uovo di Pasqua (arrivato un po' in anticipo) quest'anno ho trovato.......

un lavoro.

Proprio così.
Qualche volta la vita ci sorride con benevolenza e questa per me è una di quelle occasione.

Ben'inteso, può succedere a Bonn come in qualsiasi altro luogo del pianeta, non posso affermare che sia legato alla nostra emigrazione, ma voglio ugualmente condividere con voi questo momento felice e, magari darvi qualche info sulla scuola, così non sembra che vi scriva solo i cavoli miei. 
Anzitutto vi racconto che lavoro è perchè lo trovo davvero ironico: faccio, finalmente il lavoro per il quale ho studiato tutta la vita: sarò insegnante di italiano madrelingua alla Bonn International School.
Ma vi pare che un'insegnante di lettere non trovi lavoro in Italia e lo trovi a Bonn, dove (per ora) la lingua ufficiale è (ancora) il tedesco. 
L'International School, inoltre, non è una scuola tedesca, è la (costosissima) scuola internazionale, il cui diploma da accesso diretto a tutte le università del mondo, in special modo quelle del mondo anglosassone, visto che, la lingua ufficiale di questa scuola è l'inglese. 
Detto così sembra un lavoro molto prestigioso, in realtà ho solo tre allievi, 10 ore di lezione al mese e, pur avendo fatto un colloquio con la scuola e tenendo lezione all'interno dell'orario scolastico, lavoro come libera professionista, pagata dalle famiglie. 
Ironia dell'ironia: siccome lavoro per famiglie di diplomatici italiani gran parte del mio compenso viene loro rimborsato dallo stato italiano. 
Dopo anni di studio, finalmente riesco a farmi pagare dall'Italia. Anche se è triste che io debba essere approdata in Germania per ottenerlo, devo ammettere che questo mi da qualche soddisfazione.
Oltre a ciò, anche se, come spiegato, non è tutto oro quello che luccica, mi sembra davvero un buon inizio, perchè un'esperienza lavorativa in Germania è verificabile da altri datori di lavoro, quindi degna di una fiducia maggiore rispetto a quelle italiane; inoltre, con un po' di fortuna , potrò riuscire ad ottenere una lettera di referenze (in Italia non si usano, ma qui sono importanti per ottenere un impiego).

Devo, però, raccontarvi come sono riuscita ad arrivare a questo lavoro, visto che non conosco una parola di inglese e il mio tedesco è davvero molto provvisorio. Dopo aver spedito alla scuola (che sapevo cercava un'insegnante di italiano) un Curriculum Vitae e una lettera di presentazione in tedesco, per i quali ringrazio sentitamente tutti coloro che mi hanno aiutato, correggendo e, talvolta riscrivendo, ho fatto il colloquio con il direttore della scuola e con la coordinatrice per le lingue madri in franco-tedesco (oltretutto mescolando costruzione delle frasi e parole di entrambe le lingue).
Purtroppo la mia conoscenza del francese, che pure è ancora migliore di quella del tedesco sta svanendo perchè il mio cervello ( come, pare, quello di tutti) nello sforzo di imparare il tedesco traduce da italiano a tedesco e poi da tedesco a francese. Insomma un bel casino, ma il francese è certamente più semplice del tedesco da capire. 
In realtà, io mi ero preparata tutto il discorso in francese, ma alla fine, vuoi l'emozione, vuoi che non tutto è prevedibile, ho fatto una bella marmellata di lingue. 
Malgrado questo, che con grande diplomazia è stato definito un “interessante” colloquio, il mio metodo di insegnamento è piaciuto e la mancanza di grande concorrenza ha fatto il resto. Ora mi aspetta il giudizio più importante, quello dei ragazzi .

Ciò che mi entusiasma è la grande libertà che avrò nella programmazione. In Italia il programma scolastico è molto rigido e, solitamente, strettamente cronologico.

Il metodo e i contenuti d'insegnamento della scuola internazionale (molto simili a quelli della scuola tedesca, mi pare) sono molto differenti: si approfondiscono alcuni temi importanti, ma si lavora con i ragazzi su progetti, in modo che loro possano acquisire gli strumenti del sapere, non solo il sapere.

In generale, la lezione frontale qui è ampiamente superata.

Nella scuola di mio figlio ad esempio, l'anno scorso hanno lavorato sulle fiabe in modo stupefacente.
Nonostante il numero di allievi fosse 27, quindi una classe piuttosto numerosa, l'insegnante, dopo aver analizzato le caratteristiche delle fiabe ed aver fatto esercitare i bambini nella scrittura delle fiabe, ha diviso la classe in piccoli gruppi e ogni gruppo, usando personaggi di cui i bambini avevano i costumi a casa, hanno scritto una fiaba che hanno rappresentato il giorno prima delle vacanze di Carnevale (cogliendo l'occasione di fare anche una piccola festa).

A livello di programmi, non so ancora dare un giudizio, ma il metodo, per quanto ho visto fino ad ora, mi sembra molto buono. Presto vi saprò dire qualcosa dall'interno.


Nel frattempo, Buona Pasqua a tutti

2 commenti:

  1. Ciao Tatiana, mi chiamo Giusy sono siciliana ed ho 24 anni.
    Mi fa piacere vedere che ogni tanto qualche italiano riesce nei suoi progetti.
    Io è da circa un anno che cerco lavoro per il mio fidanzato ma tutti i sacrifici fatti non sono serviti a nulla. Siamo ancora in questa valle di lacrime.... vorrei sapere se hai qualche sito da consigliarmi per la ricerca di lavoro come operaio edile. La mia mail è: giuseppagessicagrigoli@gmail.com, grazie.

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  2. Carissima Giusy, ti ringrazio per le tue parole. Ti consiglio di leggere il post, "da dove cominciare" lì abbiamo messo qualche indirizzo utile per cominciare le vostre ricerche. Qui stanno costruendo molto, però quasi tutte le ditte vengono dai paesi dell'est. Quello che posso consigliarti è ti studiare la lingua, perchè per lavori in cui c'è concorrenza è fondamentale. -ti scriverò anche sulla tua mail così che tu possa avere un mio contatto pvt.
    In bocca al lupo

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