Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

martedì 28 aprile 2020

Ritorno


Ciao amici!!!

Mi vergogno moltissimo del mio troppo prolungato silenzio, ma, quando vi ho scritto che la vita non è una linea retta, ancora non sapevo che la mia si sarebbe trasformata in un labirinto a trabocchetti. Altro che scrivere un po' più spesso...
Intanto... mi siete mancati moltissimo e spero che stiate tutti bene. Credo che soltanto chi ha seguito le nostre avventure su Facebook possa avere avuto qualche estemporaneo aggiornamento della nostra incasinatissima vita, quindi vi faccio un rapidissimo riassunto (quanto me lo consente la mia logorrea).

Innanzitutto ho capito che non posso dare le dimissioni dal mio lavoro principale e nemmeno ridurre l'orario. Malgrado alcuni collaboratori fidati il mio ruolo di “sostenitrice e organizzatrice delle vite altrui” si è andato man mano ampliando, lasciandomi davvero pochissimo tempo libero, ma procediamo con ordine.

Ad Agosto, poco dopo il mio ultimo post, la mia mamma, che qui non è mai comparsa, ma che, tuttavia, posseggo, ha avuto la brillante idea (e lo dico senza ironia) di vendere la sua casa in centro, che per lei era scomoda e cara e comprarsene una in una zona meno centrale ma più comoda ed economica.
Ora, voi dovete sapere che mia madre abita a Torino, ma, nonostante questo, per affrontare questo passo ha avuto bisogno di sostegno e aiuto. Così da 960 km di distanza mi sono trovata catapultata nel magico mondo immobiliare italiano, nel quale ho visionato più di 100 appartamenti (142 per la precisione), controllando per ognuno di essi, supemercati nelle vicinanze, disponibilità dei mezzi pubblici e distanza da mia zia e da mia sorella (sì, ho anche una sorella di cui non vi ho mai parlato).
Ho parlato con decine di agenti immobiliari, letto contratti, sostenuto la mamma nei momenti di crisi, ed infine, verso l'inizio di Febbraio, organizzato un trasloco, tutto senza muovermi da Bonn, dove, nel frattempo, continuavo il mio lavoro di mamma, moglie, segretaria, cuoca ecc.

Altro che capacità di Problem Solving...

Per fortuna la mamma ha traslocato nella casa nuova poco prima che chiudessero tutti in casa in Italia, così almeno ha due bei balconi.

Nel frattempo il mio meraviglioso, ma sempre inquieto marito, aveva trovato una proposta lavorativa molto interessante...
...in Svizzera.
Devo ammettere che non l'ho presa affatto bene e che mi ci sono voluti alcuni mesi per accettare l'idea di un nuovo trasferimento e di ricominciare tutto da capo. Ci sono state, ancora prima di mandare il curriculum, le informazioni da reperire e controllare (casa, scuole, tasse e così via) per concludere che sarebbe stato meglio per noi vivere in Germania per far sì che i bambini non si trovassero catapultati in un sistema scolastico differente e Giuseppe avrebbe lavorato come frontaliero. Quindi abbiamo visto altre case, preso contatti con le possibili scuole e questo sempre prima di spedire la candidatura. Dopo mesi di vaglio (e di travaglio), anche l'entusiasmo iniziale di Marito è scemato di fronte alle difficoltà che avrebbero dovuto incontrare i ragazzi cambiando scuola e, quando alla fine la proposta non si è rivelata così allettante come sperato, è stato un sollievo per tutti rifiutare.
Intanto sono diventata un'esperta anche del mercato immobiliare del Baden Württemberg.

Questo, però, non risolveva in alcun modo l'insofferenza del Peppe per il suo lavoro, ormai diventato monotono e, per cronica mancanza di personale, sempre più stressante. Inoltre, la mia inquieta dolce metà vuole sempre imparare cose nuove e approfondire le sue conoscenze e ormai, dopo aver fatto tutti i corsi di aggiornamento possibili e immaginabili questo era diventato impossibile.
Quindi “ci” (in realtà lui) siamo messi alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, questa volta “ a Km zero”.
Vi risparmio gli ulteriori mesi di dubbi, vaglio delle notizie, colloqui, trattative ecc, ma, credetemi, non è stato facile: nel suo lavoro il problema non è stato tanto trovare un altro posto, quanto trovare un posto che rispondesse alle sue aspettative.
Comunque, alla fine, dovremmo avercela fatta e Marito cambierà lavoro a Luglio (dopo che saranno passati i 6 mesi di preavviso). Nel frattempo dobbiamo ancora ricevere il contratto, che sarebbe dovuto arrivare entro Marzo (ah la precisione teutonica) quindi prima di festeggiare, aspettiamo ansiosi e fiduciosi.

Nel bel mezzo di tutto questo (lavoro di marito e mamma) il “prode Giacomino” è arrivato in quarta elementare e abbiamo dovuto scegliere la scuola che frequenterà il prossimo anno.
Ciascun genitore vorrebbe il meglio per il proprio figlio e noi non facciamo eccezione, così abbiamo cercato di analizzare quali fossero i suoi punti forti e quelli deboli, abbiamo parlato con le insegnanti e visitato molte scuole diverse. Siccome sono passati 5 anni da quando ci siamo trovati a questo bivio con Tommaso, abbiamo dovuto ricominciare tutto da capo: in primo luogo, Giacomo è un bambino diverso da Tommaso e quello che è andato bene per l'uno non va bene per l'altro. Inoltre, in 5 anni le nostre conoscenze della lingua e del sistema scolastico tedesco si sono ampliate offrendoci altre possibilità. Infine alcune scuole in 5 anni sono cambiate, sia in positivo che in negativo. Dovrei aprire una enorme parentesi sulle difficoltà incontrate, ma vi ho già annoiato a lungo e, magari, approfondiremo in un altro post.
Comunque, esattamente il giorno in cui è stata annunciata la chiusura delle scuole in Germania a causa del Coronavirus, abbiamo ricevuto una lettera in cui ci hanno comunicato che Giacomo era stato accettato nella scuola che avevamo scelto. Abbiamo appena fatto in tempo a festeggiare che, anche in Germania hanno chiuso tutto.
Così è cominciato anche da noi un periodo piuttosto complesso, che ha sconvolto i nostri ritmi e che ci ha imposto uno stile di vita diverso. All'inizio è stato molto difficile organizzare la giornata per ragazzi, spiegare loro quello che stava accadendo (soprattutto a Giacomo), seguire la situazione in Italia e contemporaneamente in Germania e l'ansia per marito che, oltre che infermiere, oltre a lavorare in una terapia semiintensiva, soffre anche d'asma. 

Piano di sopravvivenza quarantena

Nonostante tutto, ce la stiamo facendo, risolviamo le cose giorno per giorno e, cerchiamo di mantenre il sorriso, anche se non è sempre facile. Non vi dirò che andrà tutto bene, perchè non è andato tutto bene, anzi sta andando tutto molto male, soprattutto in Italia, ma so che ne usciremo in qualche modo e il prezzo che avremo pagato sarà altissimo. Non vi parlerò di questa pandemia appositamente perchè troppo si è detto e spesso le notizie si contraddicono tra di loro ma, naturalmente cercherò di rispondere ad ogni vostra curiosità e mi farebbe piacere sapere come state vivendo voi.

Oggi vi voglio abbracciare tutti.

4 commenti:

  1. Che dire...dopo aver letto il tuo post posso solo mandarti un abbraccio virtuale di conforto e coraggio. Anche da noi come se non bastasse la pandemia sono venuti fuori diversi imprevisti, ma dopo aver affrontato un espatrio e dopo essere riuscita a studiare e capire il tedesco poche sono le cose che fanno veramente paura ����

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    1. Paura no, infatti, solo tanti, tanti impegni e tante cose da decidere. Tornare, però è bello e poter condividere le esperienze "non ha prezzo". Non ti scrivo bleib gesund, perchè mi fa molto ridere, e più che un augurio, sembra un ordine, ma un augurio affinchè tu e la tua famiglia possiate essere un po' sereni, te lo mando di cuore

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  2. Sei mancata! Iniziavo a temere che vi fosse successo qualcosa (legato al Covid). Che belle avventure! Io abito a Milano, qui la situazione è tragica, e sono chiusa in casa con marito e tre bambini piccoli... ci sarebbe da "ordinare" a tutta la città di "bleiben gesund" così da poter tornare se non alla normalità, almeno a una vita accettabile!
    attendiamo altri sviluppi, un abbraccio.

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    1. Ciao Chiara, bello essere ritornata! Nulla di drammatico, per fortuna. Seguo le vicende italiane dall'inizio e so che Lombardia e Piemonte (dove tra le altre cose ho la famiglia) sono state particolarmente colpite. Allora vi ordino di rimanere sani e resistete. Ti abbraccio fortissimo

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