Buon Natale

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Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

martedì 15 marzo 2016

Succede che Sherlock Holmes si occupi di fisica

Succede anche questo a Bonn.

"Il complotto della fisica"
"Die Physikverschwoerung"

In questa piccola cittadina di 300.000 anime, dove potrebbe suscitare stupore il fatto stesso che esista una facoltà di fisica, succede che gli studenti della suddetta facoltà decidano di creare uno spettacolo sulla fisica con l'aiuto del loro tutt'altro che impaludato professore.
Succede che, non solo ci riescano (e benissimo) in barba a tutte le leggi e i vincoli sulla sicurezza che, altrove, avrebbero facilmente impedito a questo progetto di nascere, ma anche che decidano di mettere in scena questo spettacolo gratuitamente per i bambini e le loro famiglie.
Unica richiesta, prenotare i posti desiderati, per evitare il sovraffollamento.
Capita anche che nella mail di conferma ti vengano indicati i parcheggi intorno all'università, le linee dell'autobus che ci arrivano e persino quali sono i parcheggi a pagamento e quali no.

Così, capita che qui a Bonn una folla di bambini (dai 3 ai 99 anni) possano passare un pomeriggio a vedere un inedito Sherlock Holmes alle prese con cetrioli che diventano arancione fosforescente, bolle di sapone che si incendiano, bidoni che implodono se innaffiati, banane usate come martelli, serrature sciolte con il salame e tanto altro... (qui il link per avere un assaggio di quello che abbiamo visto noi al Physikshow )

Succede anche che ai bambini siano riservate le prime file, mentre i genitori si godono lo spettacolo un po' più indietro e un po' più tranquilli.
I bambini partecipano entusiasti a quest'avventura nel magico e divertente mondo della fisica e alla fine delle due ore, a tutti sembra passato non più di un quarto d'ora.

Succede anche che i vostri pargoli decidano di diventare dei fisici e vi chiedano di poter provare a casa a dare fuoco alla farina, come nello spettacolo, ma questa è un'altra storia.
Succede che questi fantastici ragazzi e il loro professore (che nello spettacolo è riuscito persino a trasformarsi in un cane di 1,90 m) partano per la Cina dove presenteranno ad altri giovani aspiranti fisici questo meraviglioso spettacolo.
Succede...succede.

Sempre a Bonn, succede che il Kunstmuseum (il museo d'arte cittadino), per non essere da meno, organizzi il sabato pomeriggio corsi di arte e di disegno per i ragazzi con la sovrintendenza con una pedagoga, alla ricerca del giovane artista nascosto nelle menti in erba dei vostri figli. Anche questo, nemmeno a dirlo, completamente gratuito, come l'ingresso nel museo per i bambini fino a 12 anni.

In questo modo, potrebbe anche capitare ai genitori di riuscire a visitare il museo in pace, mentre i giovani artisti esprimono tutto il loro genio...

Succede...

Succede anche che in tutti i musei in cui siamo stati i custodi si offrano di tenere i vostri figli per darvi modo di vedere le opere esposte e che ci siano sale interattive per i bambini....

Tutto questo e molto altro succede a Bonn, una città a misura di bambini, dove i giovani sono davvero considerati delle risorse inestimabili, dove davvero la famiglia è al centro...

e molto di quello che succede a Bonn è gratis per dare a tutti la possibilità di partecipare ...

Tutto questo succede... e succede con una facilità che lo fa sembrare naturale, perchè succede anche che alle cose belle ci si abitua con grandissima naturalezza.

A me è successo ed è successo anche di pensare che se questo è possibile qui, è possibile in generale e mi piacerebbe sapere che questo può succedere anche in Italia, dove, per ora, succede che le mie amiche con figli piccoli vadano a passare i lunghi pomeriggi uggiosi nei centri commerciali...

Con l'augurio di abituarvi alle cose belle....Buona vita a tutti.


7 commenti:

  1. Questo spettacolo anch'io non conoscevo (anche essendo un fisico) ma forse è anche interessante sapere che in molti, se non tutti Università tedesche ci sono serie di letture speciali chiamati "Kinderuniversität" dove scienzati da diverse materie spiegano le loro ricerche ai bambini. Ci sono anche a Bonn.... google "kinderuni bonn" ...

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    1. Grazie Jakob per l'informazione, sicuramente ci andremo, perchè trovo davvero bello che l'università si occupi di divulgazione anche nei confronti di bambini e ragazzi. Credo anche che, in questo modo, i giovani possano chiarirsi meglio le idee, su cosa vogliono fare da grandi. Sono entusiasta di queste iniziative, non so se si era capito...

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  2. Fantastico e reale, perché la cultura è ancora un valore da trasmettere e preservare.... altrove, non qui in Italia.

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  3. La cultura è un po' rigida in Italia, qualcosa a cui avvicinarsi con timore religioso, qualcosa che sta rinchiuso in un palazzo di vetro, lontano lontano. In Italia cultura è sinonimo di noia...Spero davvero che le cose possano cambiare...Un abbraccio

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  4. Ciao Tatiana, facendo un po' di ricerche mi sono addentrata nel tuo blog. Entro la fine dell'anno anche io con i miei tre pargoletti e mio marito mi dovrei trasferire in Germania, zona Grafelfing. Non sapendo una parola di tedesco ho già iniziato a fare un corso e devo dire che la cosa mi piace parecchio. Sono solo preoccupata per la bimba grande che a settembre iniziera le elementari, ho paura di come possa imparare la lingua. Quali sono state le tue esperienze in merito? Gli altri due hanno 2 anni e 4 mesi. Un abbraccio e un saluto dall'Italia.

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    1. Cara Emina, ne ho parlato spesso nel Blog perchè era anche la mia più grande preoccupazione per Tommaso (che di anni ne aveva 8 ed aveva fatto già 3 anni e mezzo di scuole elementari in Italia). Ho dovuto ricredermi, Tommaso ha imparato in modo velocissimo e tanto bene da poter frequentare il ginnasio dopo appena un anno e mezzo di scuola tedesca. Io non mi preoccuperei affatto, i bambini hanno capacità straordinarie. Magari puoi aiutarla informandoti se nella scuola dove andrà ci sono corsi di Deutsch als Zweitsprache (tedesco come lingua seconda), o rivolgendoti all'AWO della tua città. Questi consigli, tuttavia, sono più per placare la tua ansia di mamma, (io sono campionessa olimpica di ansia, nessuno come me può capirti) che per reale necessità. Quello che invece mi sento di consigliarti, in base alla mia esperienza è di ascoltare i consigli degli insegnanti perchè sono mediamente davvero molto preparati e attenti alle esigenze individuali del bambino.Se vuoi contattarmi in privato cercami su Facebook,sarò felicissima di risponderti, ci trovi anche la pagina del blog.
      In bocca al lupo per tutto

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    2. Cara Emina ti invio anche il link del post dove tratto l'argomento, magari ti è utile.
      http://germaniasoloandata.blogspot.de/2014/12/la-germania-dei-nostri-figli.html

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