Succede
anche questo a Bonn.
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"Il complotto della fisica" "Die Physikverschwoerung" |
In
questa piccola cittadina di 300.000 anime, dove potrebbe suscitare
stupore il fatto stesso che esista una facoltà di fisica, succede
che gli studenti della suddetta facoltà decidano di creare uno
spettacolo sulla fisica con l'aiuto del loro tutt'altro che
impaludato professore.
Succede
che, non solo ci riescano (e benissimo) in barba a tutte le leggi e i
vincoli sulla sicurezza che, altrove, avrebbero facilmente impedito a
questo progetto di nascere, ma anche che decidano di mettere in scena
questo spettacolo gratuitamente per i bambini e le loro famiglie.
Unica
richiesta, prenotare i posti desiderati, per evitare il
sovraffollamento.
Capita
anche che nella mail di conferma ti vengano indicati i parcheggi
intorno all'università, le linee dell'autobus che ci arrivano e
persino quali sono i parcheggi a pagamento e quali no.
Così,
capita che qui a Bonn una folla di bambini (dai 3 ai 99 anni) possano
passare un pomeriggio a vedere un inedito Sherlock Holmes alle prese
con cetrioli che diventano arancione fosforescente, bolle di sapone
che si incendiano, bidoni che implodono se innaffiati, banane usate
come martelli, serrature sciolte con il salame e tanto altro... (qui il link per avere un assaggio di quello che abbiamo visto noi al Physikshow )
Succede
anche che ai bambini siano riservate le prime file, mentre i genitori
si godono lo spettacolo un po' più indietro e un po' più
tranquilli.
I
bambini partecipano entusiasti a quest'avventura nel magico e
divertente mondo della fisica e alla fine delle due ore, a tutti
sembra passato non più di un quarto d'ora.
Succede
anche che i vostri pargoli decidano di diventare dei fisici e vi
chiedano di poter provare a casa a dare fuoco alla farina, come nello
spettacolo, ma questa è un'altra storia.
Succede
che questi fantastici ragazzi e il loro professore (che nello
spettacolo è riuscito persino a trasformarsi in un cane di 1,90 m)
partano per la Cina dove presenteranno ad altri giovani aspiranti
fisici questo meraviglioso spettacolo.
Succede...succede.
Sempre
a Bonn, succede che il Kunstmuseum (il museo d'arte cittadino), per
non essere da meno, organizzi il sabato pomeriggio corsi di arte e di
disegno per i ragazzi con la sovrintendenza con una pedagoga, alla
ricerca del giovane artista nascosto nelle menti in erba dei vostri
figli. Anche questo, nemmeno a dirlo, completamente gratuito, come
l'ingresso nel museo per i bambini fino a 12 anni.
In
questo modo, potrebbe anche capitare ai genitori di riuscire a
visitare il museo in pace, mentre i giovani artisti esprimono tutto
il loro genio...
Succede...
Succede
anche che in tutti i musei in cui siamo stati i custodi si offrano di
tenere i vostri figli per darvi modo di vedere le opere esposte e che
ci siano sale interattive per i bambini....
Tutto
questo e molto altro succede a Bonn, una città a misura di bambini,
dove i giovani sono davvero considerati delle risorse inestimabili,
dove davvero la famiglia è al centro...
e
molto di quello che succede a Bonn è gratis per dare a tutti la
possibilità di partecipare ...
Tutto
questo succede... e succede con una facilità che lo fa sembrare
naturale, perchè succede anche che alle cose belle ci si abitua con
grandissima naturalezza.
A
me è successo ed è successo anche di pensare che se questo è
possibile qui, è possibile in generale e mi piacerebbe sapere che
questo può succedere anche in Italia, dove, per ora, succede che le
mie amiche con figli piccoli vadano a passare i lunghi pomeriggi
uggiosi nei centri commerciali...
Con
l'augurio di abituarvi alle cose belle....Buona vita a tutti.
Questo spettacolo anch'io non conoscevo (anche essendo un fisico) ma forse è anche interessante sapere che in molti, se non tutti Università tedesche ci sono serie di letture speciali chiamati "Kinderuniversität" dove scienzati da diverse materie spiegano le loro ricerche ai bambini. Ci sono anche a Bonn.... google "kinderuni bonn" ...
RispondiEliminaGrazie Jakob per l'informazione, sicuramente ci andremo, perchè trovo davvero bello che l'università si occupi di divulgazione anche nei confronti di bambini e ragazzi. Credo anche che, in questo modo, i giovani possano chiarirsi meglio le idee, su cosa vogliono fare da grandi. Sono entusiasta di queste iniziative, non so se si era capito...
EliminaFantastico e reale, perché la cultura è ancora un valore da trasmettere e preservare.... altrove, non qui in Italia.
RispondiEliminaLa cultura è un po' rigida in Italia, qualcosa a cui avvicinarsi con timore religioso, qualcosa che sta rinchiuso in un palazzo di vetro, lontano lontano. In Italia cultura è sinonimo di noia...Spero davvero che le cose possano cambiare...Un abbraccio
RispondiEliminaCiao Tatiana, facendo un po' di ricerche mi sono addentrata nel tuo blog. Entro la fine dell'anno anche io con i miei tre pargoletti e mio marito mi dovrei trasferire in Germania, zona Grafelfing. Non sapendo una parola di tedesco ho già iniziato a fare un corso e devo dire che la cosa mi piace parecchio. Sono solo preoccupata per la bimba grande che a settembre iniziera le elementari, ho paura di come possa imparare la lingua. Quali sono state le tue esperienze in merito? Gli altri due hanno 2 anni e 4 mesi. Un abbraccio e un saluto dall'Italia.
RispondiEliminaCara Emina, ne ho parlato spesso nel Blog perchè era anche la mia più grande preoccupazione per Tommaso (che di anni ne aveva 8 ed aveva fatto già 3 anni e mezzo di scuole elementari in Italia). Ho dovuto ricredermi, Tommaso ha imparato in modo velocissimo e tanto bene da poter frequentare il ginnasio dopo appena un anno e mezzo di scuola tedesca. Io non mi preoccuperei affatto, i bambini hanno capacità straordinarie. Magari puoi aiutarla informandoti se nella scuola dove andrà ci sono corsi di Deutsch als Zweitsprache (tedesco come lingua seconda), o rivolgendoti all'AWO della tua città. Questi consigli, tuttavia, sono più per placare la tua ansia di mamma, (io sono campionessa olimpica di ansia, nessuno come me può capirti) che per reale necessità. Quello che invece mi sento di consigliarti, in base alla mia esperienza è di ascoltare i consigli degli insegnanti perchè sono mediamente davvero molto preparati e attenti alle esigenze individuali del bambino.Se vuoi contattarmi in privato cercami su Facebook,sarò felicissima di risponderti, ci trovi anche la pagina del blog.
EliminaIn bocca al lupo per tutto
Cara Emina ti invio anche il link del post dove tratto l'argomento, magari ti è utile.
Eliminahttp://germaniasoloandata.blogspot.de/2014/12/la-germania-dei-nostri-figli.html