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S di fronte alle quali ogni donna deve prendere posizione, prima o
poi. Oggi il mio post cercherà di raccontare come le vivo io qui in
Germania e quali differenze abbia riscontrato rispetto all'Italia.
Cari
amici uomini, se pensate che la taglia della vostra compagna sia
sempre più o meno quella della commessa del negozio in cui avete
deciso di comprarle il regalo e pensate che “l'abbinamento dei
colori” sia una malattia che non correte il rischio di prendere,
otre a consigliarvi di non leggere questo scritto, vi ricordo che i
gioielli sono taglia unica.
Se, al contrario, non pensate una
compagna che vi chiede di accompagnarla a fare spese stia dando forma
alla vostra personale visione dell'inferno, allora questo post potrà
interessare anche a voi.
quando lo shopping è contagioso (gli acquisti di mio marito)
Io
penso che le donne si vestano e si agghindino per piacere a se stesse
e per avere l'approvazione delle altre donne, non per conquistare gli
uomini.
Ho maturato questa, che per me è una certezza, nel corso
degli anni, osservando gli atteggiamenti di uomini e donne.
Le mie
amiche, ad esempio, notano sempre se ho perso mezzo chilo, se ho una
maglia nuova, se il colore dei miei capelli è mezzo tono più chiaro
o più scuro. Vi assicuro che nessuna di noi è una fashion victim,
ma certe cose le abbiamo nel DNA.
Gli uomini, invece, non
notano niente di tutto questo; i più attenti si accorgono se avete
tagliato i capelli, solo se tra il prima e il dopo ci sono almeno 10
cm di differenza o se eravate bionde e vi presentate more (il
rischio, a quel punto, è che non vi riconoscano).
La
“cellulite” è un concetto che fanno fatica a comprendere, un po'
come per noi (almeno per una parte di noi) il “fuorigioco”.
Non parlo per le
nuove generazioni poiché ho conosciuto,
quando insegnavo, alcuni ragazzi maniaci di lampade e depilazione,
che usavano più creme delle coetanee femmine,
Io
non sono mai stata una taglia 42, nemmeno da giovanissima, ora che di
42 ho gli anni (quasi), la mia taglia in Italia era (e immagino sia
ancora) una 48, se fortunata una 46.
Per me trovare vestiti, maglie e
pantaloni è sempre stato difficile. I negozi normali arrivano fino
alla taglia 46, i negozi che vendono taglie grosse hanno delle 48
troppo grandi.
Persino in quei pochi negozi che hanno sia taglie
normali che grandi facevo fatica a trovare qualcosa che mi stesse
bene.
Inoltre, i prezzi erano sempre piuttosto alti e i modelli
antiquati e fuori moda. Insomma, un incubo.
Tornavo a casa quasi
sempre molto triste, con la sensazione di essere in qualche modo
sbagliata.
Vestirsi,
al di là degli eccessi di chi ne fa una ragione di vita, è un modo
di comunicare al mondo la nostra personalità e, magari, il nostro
umore.
Non poterlo fare, in qualche modo, ci discrimina.
Non ho mai
capito e non riesco a capire tuttora, come un paese universalmente
considerato patria del buon gusto possa non tenere in considerazione
una fetta di mercato così ampia, ma bando alle polemiche.
Qui in
Germania vesto una taglia 42 e questa è già una bella
soddisfazione.
Al di là del numero, però, che è solo un numero
(anche se molto consolatorio), quello che è davvero meraviglioso è
che in quasi ogni negozio in cui sono entrata ho trovato modelli
carini che mi stanno bene, non mi fanno sembrare mia nonna e che,
soprattutto, mi sono costati pochissimo.
i miei acquisti
Qui abiti, maglie e
pantaloni sono prodotti almeno dalla taglia 38 alla 50
(corrispondenti taglie italiane), spesso anche fino alla taglia
54/56. Molti negozi hanno le taglie conformate persino dei costumi
da bagno, in moltissimi modelli.
Io ho trovato persino i leggins
della mia taglia.
Non bisogna andare in negozi specifici.
Inoltre, in
Germania ci sono molte catene di Discount del tessile, dove i prezzi
sono davvero molto convenienti, i vestiti sono carini, in tutte le
taglie e con una qualità piuttosto buona (nulla a che fare con i
molti negozi cinesi presenti in Italia).
Spesa totale: 12 maglie = 147 euro
Fondamentale,
qui nessuno, né uomini né donne osservano come sei vestito.
C'è
una grandissima libertà e, sfatiamo un mito, non ho visto molte
persone con camice coloratissime o, sandali con calzini.
Vero è che
i tacchi sono meno utilizzati, anche perchè quasi tutti vanno in
bicicletta e con i trampoli non è molto comodo.
L' abbigliamento è
un poco più sportivo e vi è una maggior tolleranza verso le gambe
non depilate, ma, oltre a questo, non ho riscontrato grandissime
differenze.
Certo, il buon gusto non è universalmente diffuso come
in Italia, ma, in compenso, si respira una maggior tranquillità
perchè passeggiando non ti sentirai mai osservata, neppure se ti
vesti in modo stravagante.
Per me è un grandissimo sollievo e, con
maggiori abiti a disposizione a un prezzo conveniente, ho potuto
rifarmi il guardaroba senza spendere un occhio della testa e posso
vestirmi con uno stile che mi somiglia di più.
Questo incide sul mio
buon'umore e sulla sicurezza in me stessa (forse avrei dovuto venire
qui a 20 anni, quando davvero avevo bisogno di un'iniezione di
fiducia).
Se non siete una taglia 42, ma avete voglia di
firmare una tregua con la bilancia, magari una vacanza da queste
parti può aiutarvi a fare pace con il vostro peso.
Dopo tanti anni vissuti fuori dall'Italia per me e' impossibile fare shopping in Italia. Trovo tutto ridicolosamente costoso, ma soprattutto dove qui in California io sono considerate magra, in Italia sono considerate magra. Ei io sono una taglia 44 in Italia. Se io sono grassa. Boh.... Pero' devo anche dire che tanti italiani in Italia non si sognerebbero mai di comprare ad un discount per vestiti, mentre all'estero lo facciamo sempre. Chissa' perche'?
RispondiEliminaPS. Ho cominciato a seguirti qualche tempo fa. Buona fortuna con la vostra rimanenza in Germania
Cara Marilena, ora quasi tutti in Italia comprano nei negozi cinesi per risparmiare, ma le taglie sono ancora più piccole e la qualità è davvero scarsa (meglio vestirsi con i sacchi della spazzatura). Spero che in un futuro anche le taglie più grandi (e non mi riferisco certo alla tua 44) possano essere accontentate.
RispondiEliminaTi ringrazio per le tue parole e spero che le nostre avventure continuino a piacerti