Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

lunedì 20 novembre 2017

Chiedere è lecito?

Ultimamente ho ricevuto le più svariate richieste su Fb.
A me fa sempre molto piacere rispondere alle vostre domande e molte volte, mi sento onorata del privilegio che mi concedete, lasciandomi entrare nelle vostre vite e raccontandomi le vostre storie. Ci sono alcune cose, però, di cui dovete rendervi conto e proprio a questo proposito vorrei fare un po' di chiarezza.
1)Il fatto di vivere in Germania non mi rende automaticamente un'esperta di tutti gli aspetti della vita di ogni regione tedesca. E' vero che in questi anni ho accumulato conoscenze ed esperienze, è vero anche che ho amiche che vivono in altri Land, con le quali mi confronto spesso, scoprendo differenze e similitudini, ma non conosco, ad esempio, la situazione immobiliare nel Baden-Württemberg , se la tal scuola in Bayern è buona, o i nomi dei professionisti che parlano italiano in Thuringia. Tutte queste informazioni le potete trovare su internet, facilmente.

2)Molti mi scrivono: “Però le infomazioni in internet sono in tedesco!” Certo che molti articoli sono in tedesco, si rivolgono, prevalentemente ad un pubblico autoctono, ma con google translate potete farne una approssimativa traduzione, senza a tutti i costi, farmi fare da traduttore. Io mi diverto anche, ma capirete che non sempre ne ho il tempo, o le capacità.

3)Un discorso a parte merita la questione “lavoro”. Credetemi, io capisco molto bene le difficoltà che spingono all'emigrazione, soprattutto con famiglia a seguito, ma non sono un ufficio di collocamento e neanche un'agenzia di recruitment, quindi non potete chiedermi:
  • di scrivervi i curriculum (ho difficoltà a farlo per me stessa)
  • se conosco qualcuno che possa offrivi un lavoro. Io non conosco nessuno e, soprattutto, io non conosco voi e, per quanto possa appassionarmi alle vostre storie, non potrei mai garantire per voi. Inoltre, la mia garanzia non varrebbe nulla. Qui sono i datori di lavoro che rilasciano le lettere di presentazione, di cui, oltretutto, sono legalmente responsabili. Es: se il vostro ex datore di lavoro scrive che conoscete la tal applicazione al computer e questo risulta falso, chi vi ha assunto sulla base di quella lettera, può fare causa all'autore della lettera stessa.
  • Di tradurre i vostri titoli, perchè non sono una traduttrice e, come in Italia, le traduzioni dei titoli, per essere valide, devono essere traduzioni giurate. Esistono dei professionisti in ogni città, dovete rivolgervi a loro. La lista di professionisti che parlano italiano nelle varie città tedesche, la trovate sul sito del consolato di appartenenza.
4)Per tutti questi motivi e perchè mi mettete in fortissimo imbarazzo, vi prego di non offrirvi di pagarmi per eventuali favori, o informazioni. Il blog nasce per dare informazioni utili e per condividere la nostra esperienza, non è e non vuole essere una fonte di guadagno. Tutto ciò che facciamo, lo facciamo volentieri, dove non riusciamo, non è per cattiveria, né perchè vogliamo guadagnarci, riservando “favori particolari” a chi può pagarli. Intanto noi siamo dei perfetti “Signor nessuno”, secondo e più importante, proprio da questa mentalità clientelare abbiamo voluto allontanarci emigrando.

5)Vi chiedo, inoltre, di non prendermi in giro. Mi considero una persona di media intelligenza e, se pure capisco la vostra necessità di “captatio benevolentiae”, se mi scrivete “Seguo da sempre il tuo blog, è meraviglioso, eccezionale ecc, ecc...Ma dimmi, come si vive a Berlino?”;oppure “leggo il tuo blog con interesse, ho visto che hai scritto un post sulla patente (era sulla traduzione della patente italiana in Germania), com'è l'esame di guida da voi?, mi cadono le braccia. Preferisco che siate onesti e mi scriviate. “Sto cercando informazioni sulla Germania, sono incappato nel tuo blog, non ho nessuna voglia di leggermelo, mi puoi chiarire alcuni dubbi che ho?”.
6)Infine, una cosa che mi tocca a livello personale. Non sopporto quelli che mi scrivono (e sono tanti): “Vorremo trasferirci in Germania, come è lì l'assistenza sociale”.
Questa domanda mi fa salire il crimine, sappiate che, se sarò diplomatica vi ignorerò, in caso contrario, vi tirerete dietro una serie di insulti. Se volete considerare la Germania alla stregua del vostro salvadanaio e volete sfruttare lo stato tedesco, visto che non vi riesce di farlo con quello italiano, sono fatti vostri, ma non mi coinvolgete. Per quanto ci riguarda, la nazione tedesca ci ha accolto e ci ha permesso di realizzare i nostri sogni, è uno stato nel quale i nostri figli hanno la possibilità di crescere serenamente e di costruirsi un futuro. Siamo quindi grati a questo paese e non è nostra intenzione riempirlo di parassiti che vogliono solo sfruttarlo. Per la cronaca, noi paghiamo regolarmente le tasse e l'assicurazione sanitaria dal 2013, non abbiamo mai usufruito di sostegni particolari e speriamo di non averne mai bisogno.

Se non siete d'accordo, con uno o più punti di questa lista, vi ricordo che non avete nessun obbligo di leggere questo blog e che ce ne sono un sacco in giro, anche molto più seguiti.

Ogni altra vostra richiesta, sarà ben accetta. Nel prossimo post, invece, cercherò di darvi alcune dritte per scegliere il posto migliore per voi e per limitare le brutte sorprese.

Nel frattempo, Buona Vita a tutti



4 commenti:

  1. Ti hanno proprio fatto arrabbiare e con ragione, direi. Il fatto che tu sia sempre gentile non può essere scambiato per disponibilità incondizionata ed illimitata per tutti i perfetti sconosciuti che pretendono delle risposte. Tra l'altro, senza nemmeno fare la fatica di capire in quale tipo di Stato vorrebbero trasferirsi, altrimenti saprebbero bene che qui, in ogni Land, esistono regole, usi e costumi diversi, come ad esempio le vacanze scolastiche. Poi se l'obiettivo dell'espatrio è solo quello di andare a sfruttare i servizi sociali, la vedo dura.. Qui si pagano le tasse esattamente come in Italia, nessuno ti regala niente e soprattutto è immorale pretendere aiuti che non competono. In ogni caso, bisogna darsi da fare, senza aspettare che qualcun'altra faccia la fatica per noi. Ciao mitica! ; )

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  2. Ma Grazie Barbara!! Te lo dico davvero di cuore, perchè hai esattamente capito il post. Ho pensato a lungo se fosse il caso di pubblicarlo, perchè cerco sempre di essere diplomatica e non volevo offendere nessuno, ma davvero mi sembra che, pur con tutte le giustificazioni del caso, qualche volta si esageri. Un grande abbraccio a uno degli esempi migliori di emigrazione in Krukkenlandia ;-)

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  3. Ciao a tutti, per il 6) -assistenza sociale- posso precisare che per immigranti provenienti da altri stati della UE c'è un diritto di soggiorno di tre mesi per motivi di ricerca lavoro. In questo tempo sono però esclusi da qualsiasi servici sociali. Dopo questo tempo, c'è un diritto di soggiorno solo se la persona può dimostrare le risorse per sopportare i propri costi della vita, anche per eventuali membri di famiglia, allora anche in questo tempo l'accesso ai servizi sociali è praticamente escluso. Una volta trovato lavoro la situazione è differente e diventa un po complicato. Il pieno accesso a questi servizi è comunque solo possibile dopo cinque anni di soggiorno legale che funbzionerà solo quando si trova un lavoro. Ma insomma non è (piu) possibile immigrare in Germania solo per usufruire dei servizi sociali.

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    1. Carissimo Jakob, non so quanto sia recente questa legge, ma ho un'amica, che, pur non avendo mai lavorato, ha usufruito dell'assistenza sociale appena ha cominciato a lavorare come selbstaendig. So che da qualche mese le cose sono cambiate e, onestamente, lo trovo anche molto giusto. Grazie per le tue sempre preziose precisazioni. Speriamo servano a scoraggiare gli approfittatori.
      Buon Anno nuovo

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