Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

giovedì 11 gennaio 2018

Chi ben comincia... Aaargh!

La mia bella storia di Natale, se continua così, ve la pubblicherò a Pasqua.
Io mi impegno ad essere positiva, ma ragazzi, se il buongiorno si vede dal mattino...
Dopo l'ondata di influenza, dalla quale non siamo ancora usciti del tutto, con la ripresa della scuola e del lavoro, ho dovuto fare i conti il mio buon proposito per l'anno nuovo.
Udite, udite farò l'esame di tedesco (B2/C1). Fin'ora l'ho sempre rimandato per tre ottimi... diciamo buoni... discreti? motivi.
  1. Sono una fifona, continuo a fare corsi e a studiare, ma l'idea di essere giudicata, mi fa rabbrividire. E dire che di esami ne ho dati tantissimi, tra l'università e corsi post universitari, ma il mio istinto è quello di evitarli, sempre e comunque.
  2. Non ho grande fiducia in questi esami, perchè ho visto e sentito troppa gente che “ufficialmente” avrebbe dovuto parlare un ottimo tedesco non riuscire neanche a fare una telefonata, o a prendere un appuntamento.
  3. Non ne ho mai avuto bisogno, fino ad ora.

Ora, invece, se voglio sperare di riuscire ad essere pagata in modo adeguato per insegnare, ho bisogno di certificare il mio livello di tedesco, per cominciare a fare tutte le pratiche per diventare “insegnante certificato”.

Non vi sto a raccontare tutta la trafila burocratica, le competenze richieste e tutto il resto, sappiate solo che “Europa Unita” una cippa.

La decisione di cui sopra, caldeggiata dagli amici e dal Peppe, che mi hanno dato il tormento fino ad ora (e che ringrazio sentitamente) ha avuto moltissime conseguenze sia sul piano pratico, dallo scegliere il corso adatto (speriamo di non aver fatto cavolate), allo scegliere il tipo di riconoscimento accettato dal provveditorato degli studi tedesco e dall'università, perchè probabilmente mi toccherà frequentare anche qualche corso (altri esami), sia, inevitabilmente, sul piano psicologico. Infatti mi ha trascinato dentro una bolla di ansia e di agitazione (due amiche di lunghissima data), perchè, vi devo confessare, fuori dalla mia confort-zone non ho una grandissima autostima.
Per farvi capire la straordinaria fiducia che ho in me stessa, io sono quella che all'università, prima dell'esame era sempre convinta di non sapere assolutamente niente, anche se poi prendeva quasi sempre il massimo dei voti. Sì, lo so, faccio parte di una delle categorie più odiate da tutti gli studenti, me compresa, ma tant'è: potevo aver studiato millanta milioni di ore, ero sempre convintissima di non sapere niente.
Vent'anni, da questo punto di vista, sono passati inutilmente.
A farmi recuperare un po' di serenità ci hanno pensato i vari amici, il marito e la mia insegnate di tedesco.
Mi avevano quasi fatto sentire meglio, quasi ero riuscita a convincermi che, cosa vuoi che sia...
Fino ad oggi.

Sì perchè oggi ci ha pensato un, peraltro simpatico, medico tedesco a gettarmi nello sconforto più totale.
Da settembre, quando mi si è inchiodata improvvisamente una spalla, ho sempre male, nonostante antidolorifici e antiinfiammatori vari, così il mese scorso ho preso appuntamento da un ortopedico.
Dopo aver aspettato più di un mese per la visita e oggi, nonostante la prenotazione, quasi un'ora in sala d'attesa, incontriamo questo luminare dell'ortopedia, che, non appena ascoltato il problema comincia a parlare alla velocità della luce ed io, che da brava bambina mi ero pure preparata sui termini medici,

non ho capito nulla...

No, proprio nulla no: ho capito puntura, infiammazione, bonifico, telefonare, due settimane, senza appuntamento e risonanza…

Eh???
Gli ho anche chiesto se poteva parlare più lentamente e lui ha annuito, ma niente, non sono capaci.
Che io lo capisco che hai la sala d'attesa piena, ma se io ho aspettato un mese prima un'ora adesso, vorrei almeno capire che cosa ho e che cosa dobbiamo fare.
Per fortuna c'era con me Giuseppe che, invece, ha capito tutto e ha riempito in miei buchi.
In sostanza il dottore mi proponeva una puntura di cortisone subito, per alleviare l'infiammazione.
La puntura è a pagamento, ma possiamo fare un bonifico quando ci spediranno la fattura (questo lo avevo capito, in effetti). Se mi passa, siamo a posto, se passa solo un po' o, se passa e ritorna, per poter fare una diagnosi, devo fare una radiografia, che si fa in un centro senza prenotazione e prendere un nuovo appuntamento con lui, ma ci sentiamo entro 15 giorni, per sapere come sto. Se la radiografia (che si dice Roettgenstrahlung, ma Roettgen per gli amici) non fosse risolutiva bisogna fare anche una risonanza (M.R.T, tanto per semplificare). Nel caso possiamo anche fare altre punture, nel frattempo, per alleviare il dolore.
Per capire tutto questo, ho dovuto chiedere a Peppe di parlare, oltre che con il medico anche con la segretaria, la quale aveva dato a me le indicazioni per i vari esami, non sapendo che, ormai io non avrei capito neppure il mio nome.

In conclusione:
1)non so che cosa ho alla spalla, ma tanto per stare sul sicuro, mi hanno iniettato cortisone (che tanto male non fa) e poi si vedrà.
2)la mia autostima è precipitata peggio delle vendite dei panettoni dopo Natale, visto che dopo 4 anni di Germania (anniversario di pochi giorni fa) e millanta corsi di tedesco, ancora non capisco niente di niente...

Ora, come dice Giuseppe, vado a cercare un fosso in cui buttarmi a piangere, ma, non temete, perchè, come dice in “Via col vento” Vivian Leigh, “Domani è un altro giorno”...

Aspettando domani, auguro a tutti voi un Buon 2018 e, come sempre,

Buona Vita


14 commenti:

  1. Non ti scoraggiare Tatilla tu lo sai che hai il carattere di un caterpiller e che Giovanna d'Arco al tuo confronto era una busa.

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  2. Epperò, mica è finita benissimo la Giovanna D'arco... Grazie comunque per il sostegno e la fiducia, qualcuno dovrà pure avercela. Un grande abbraccio

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  3. Cara Tatiana, ti prego ti non buttarti nel fosso! Se vado dal mio medico di base, in un caso perfetto (lui è tranquillo e fuori non c'è troppo rumore) io capisco forse 50% di quello che dice lui, anche se parlo tedesco da più di 50 anni e conosco questo medico da quasi 25. Poi mi chiedo come l'hai fatto tu ad aver un appuntamento con un ortopedista entro un mese? Di solito si aspetta anche tre mesi! Anch'io ho un problema alla spalla, ma dopo avere aspettato tre mesi, l'ortopedista aveva circa tre minuti e mi diceva che c'è calcare ma il suo radio non funziona oggi e che devo ritornare. Poi sono andata alla fisioterapia e la signora mi dice che infatti il dolore non viene dalla spalla ma dalla spina dorsale... Ultimo conforto per te: se vado da un medico in Italia per me è esattamente come per te, anche se chiedo di spiegare le cose un po' e di non parlare in "modo mitgliatrice", tipicamente il risultato è inesistente (senza parlare di domande strane come chiedere di spiegare cose in una lingua impronunciabile come l'inglese). Non ti do un abbraccio per non farti male alla tua spalla! Auguri per 2018!

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  4. Grazie Jakob, sei una medicina per il mio umore. Avevo davvero bisogno di uno che conosce benissimo questa lingua per consolarmi, altrimenti non vale. Per quanto riguarda le visite, qui le visite dall'ortopedico, se hai la Kasse, le aspetti circa un mese, con la Privateversicherung 3 giorni (tant'è). Io ho aspettato anche tanto, perchè era la prima visita. Se, però, uno ha tanto male, c'è in un ospedale vicino l'ora di colloquio libero 3 volte a settimana. Ti faccio sapere quando prenoto l'M.R.T. Pare che si aspetti moltissimo, mentre la Radiografia non devo prenotarla. Ti tengo aggiornato, ma l'abbraccio lo voglio lo stesso. Buon 2018 anche a te e, quest'anno, spero di venirti a trovare. Non siamo neanche tanto distanti.

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  5. Ma andare dal dottore non conta per la lingua. Non solo parlano velocissimo ma anche usano un gergo tutto loro. Infatti tuo marito che lavora nel campo medico ha capito tutto. Ma e' normale che tu non hai capito. Quindi vedrai che farai benissimo nell'esame.
    Sono sorpresa di sapere che anche in Germania si aspetta tanto per la Risonanza. Mi aspettavo che fossero piu' veloci. Quindi ci sono le liste di attesa anche li?

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  6. Grazie Marilena, è confortante. In realtà in Germania non sono così veloci, almeno se hai l'assicurazione sanitaria pubblica (per le private è tutta un'altra faccenda). Per risonanza non so ancora, ma per dermatologi, ortopedici e altri specialisti, il tempo di attesa medio (tranne in caso di forte dolore) è di un mese. Quando vado a prenotare vi dico sicuramente. Intanto buon 2018 a te e alle tue bimbe.

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  7. Grazie, buon 2018 anche a voi. Sai che la mia bambina piu' grande ha compiuto 18 anni? Adesso e' al college e vive nel dormitorio dell'Universita'. Un'altra nuova esperienza per me :)

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  8. Tu lo sai che ti sto invidiando tantissimo, perchè per me è ancora un sogno lontano avere i figli fuori casa. Ti auguro un 2018 pieno di belle e nuove esperienze allora. Tienimi informata, così saprò cosa aspettarmi

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  9. Il tempo di attesa per MRT dipende un po' dalla regione, dalla assicurazione (mutuale pubblica, obbligatoria per il gran parte dei cittadini) o privata e anche dall' urgenza, se si tratta di un caso con pericolo di peggioramento nel prossimo tempo si possono anche fare entro qualche giorno. Da inizio 2017 c'è anche una "hotline" per appuntamenti, su richiesta ti danno un appuntamento con un specialista disponibile al più presto possibile (massimo 4 settimane). Naturalmente questo vuole dire che non si puo scegliere lo studio o la data esatta. Per usufruire di questo servizio serve una "Überweisung" (richiesta di visita) dal medico di base. Vedi https://www.bundesgesundheitsministerium.de/themen/krankenversicherung/terminservicestellen.html .

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    1. Grazie Jakob, ora mi segno il sito, non si sa mai. Ma lo sai che Ueberweisung per me era solo "bonifico" e mi sono fatta una figuraccia con l'infermiera dello studio dove ho fatto i raggi perchè io non capivo che cosa "dovevo pagare" e lei non capiva la mia domanda. Alla fine, quando ha capito non smetteva più di ridere, però è stata molto gentile e mi ha spiegato. Il mio ruolo nella società è far ridere i tedeschi;-)

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  10. Ciao Tatiana scopro oggi il tuo blog per caso tramite una ricerca su google. Dove ti trovi in Germania? Io vivo a Monaco di Baviera da quasi dieci anni e devo dire che con un assicurazione pubblica gli appuntamenti dai medici sono molto veloci. Ce´ da dire pero´ che ormai dopo vari anni siamo pazienti di vecchia data.
    Passa da me se ti fa piacere.
    Gute Besserung.

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    1. Viviamo a Bonn, ma ho molti amici dalle tue parti. Lo sappiamo, la Baviera è più efficiente...A noi resta il Carnevale. Quando verremo (ancora non ci siamo riusciti, siamo imperdonabili) mi piacerebbe molto incontrarti, magari potrai farci da guida.
      Grazie e un grande abbraccio

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  11. Per me già che tu vada dal medico parlando in Tedesco fa di te un'eroina. Io solo rigorosamente Inglese perchè manco so prendermi gli appuntamenti. In compenso ultimamente ero sicurissima di aver fatto dei progressi, così quando ho incontrato in metro il mio insegnante del corso di A1 dell'anno scorso sono andata a salutarlo in Tedesco. Lui mi ha detto tutto felice "oh, guarda come parli bene ora!" ma la felicità li è finita, perchè ha attaccato un discorso lunghissimo che giuro, GIURO, neanche ho capito quale fosse il soggetto...

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  12. Cara Giupy, io non parlo inglese, anche se, ormai, dopo tre anni di "Scuola Internazionale" mi sa che lo capisco meglio del tedesco, tanto per farsi un'idea di quanto è facile 'sta lingua. Quindi devo fare di necessità virtù. In più, io sono qui e lo studio da quattro anni, roba che, se avessi studiato una lingua umana, sarei quasi come i madrelingua, invece....AHHHH non farmici pensare. Comunque Grazie del sostegno, apprezzo molto e ti sono solidale, ancora oggi io capisco, magari tutto, ma al contrario. Non male eh?...

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