Buon Natale

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Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

mercoledì 7 giugno 2017

International School

No, non ho imparato l'inglese, ma, come la legge del mio amicone Murphy insegna, se non sai l'inglese hai il 90% di possibilità in più rispetto a un comune mortale di andare a lavorare in una scuola dove si parla, praticamente, solo inglese.
Se ci aggiungiamo che ormai sono pressochè l'unico esemplare sulla terra rimasto a non sapere questa lingua, potete avere una misura di quanto il mio destino sia dotato di senso dell'ironia.
Nella Scuola Internazionale come molti di voi sapranno, sono riuscita a trovare l'unico posto in cui l'inglese non è strettamente necessario (anche se sarebbe comunque utile) ossia insegno italiano come madrelingua.

Fatte queste premesse, dopo il bel post sulla scuola fatto dalla mia amica Lara Gullen di intantointedeschia.com (se non lo avete ancora letto, andateci subito, così potete anche curiosare sul suo blog, che è davvero delizioso), più di una persona ha sollevato la questione della “Scuola Internazionale” e dell'opportunità, o meno, di far frequentare questo tipo di scuola ai figli al posto di una tedesca.
Naturalmente queste sono scelte estremamente personali, ma voglio darvi qualche informazione per potervi orientare in questo labirinto.

L'International School (I. S.) è una scuola privata (con i costi di una scuola privata, di cui parleremo) che nasce con l'obbiettivo di fornire continuità al percorso scolastico dei figli di tutti coloro che, per motivi di lavoro (ma non solo) si trovano a dover spesso cambiare residenza. Questa scuola ha diverse sedi sparse per il mondo e tutte seguono lo stesso tipo di programma (con differenze trascurabili) e per tutte le sedi l'esame di maturità è identico. Il diploma che viene conseguito alla fine di questo percorso (International Baccalaureate, o I.B.) è riconosciuto dalle Università di tutto il mondo e dunque permette un accesso più semplice a qualunque tipo di Università.
Se per le Università di lingua inglese, l'accesso è diretto (la lingua parlata in questa scuola, ovunque essa si trovi è appunto, l'inglese), per le Università nelle nazioni europee di lingua non inglese è richiesto un esame di lingua (tranne che nelle facoltà che istituiscono i corsi anche in inglese).

Il risultato che subito colpisce è che i ragazzi scolarizzati in questo tipo di scuola imparano l'inglese come lingua madre, diventando molto spesso bilingui.
Questo è uno dei principali motivi per cui negli ultimi anni anche i figli di persone con lavoro stanziale hanno cominciato a frequentare le I.S.

Per il resto, posso dire che è una buona scuola, ma non migliore di altre buone scuole, sia in Germania che in Italia.

Per chi emigra, questa scuola presenta qualche lato che merita un po' di riflessione:

  • Anzitutto questa scuola è privata e costa, all'incirca 18.000 euro (questo per la secondary, meno in primary) all'anno a studente, escluse le spese per gli sport, gli strumenti musicali ecc (entrambe le materie sono, comunque opzionali). Se pure avete un bel salvadanaio da rompere, questo punto merita di essere approfondito alla luce del rapporto costi benefici.
  • Intanto, cari migranti, i vostri figli diventeranno già bilingui: la lingua madre più la quella che studieranno a scuola. Nel caso della Germania, imparare il tedesco come madrelingua mi sembra di sicuro un vantaggio, vista la difficoltà di questa lingua. L'inglese, viene comunque studiato molto bene anche nelle scuole tedesche, fornendo delle ottime basi a chi, in seguito, vorrà approfondirlo.
  • Che i vostri progetti includano la Germania per la vita, o solo per qualche anno, al fine di una reale integrazione, il tedesco è necessario per i vostri figli, a meno che, (come spesso accade), non li facciate vivere in un ambiente esclusivamente inglese, cosa possibile a patto che nella vostra città esista un quartiere abitato, in larga parte, da expat dipendenti dell'O.N.U che usano come lingua veicolare l'inglese.
    L'insegnamento del tedesco è previsto, ma non è neppure lontanamente comparabile ad una scolarizzazione tedesca.
  • Ultimo, ma non per ultimo, come ben sapete le Università inglesi e, ancor di più, quelle americane possono essere molto costose. La scuola internazionale da un accesso diretto proprio a quelle.
Sicuri di volervi imbarcare in un progetto così dispendioso?

Spero di esservi stata utile, ma se aveste ancora domande o commenti (purchè educati vanno benissimo anche quelli negativi) non vi risparmiate.


Buona Vita a tutti

9 commenti:

  1. Tu forse non sai l'Inglese ma sai il Tedesco quindi sei il mio idolo :) Io ho sempre pensato che le scuole internazionali siano molto belle, pero' come giustamente dici tu mi chiedo se non si perda qualcosa a studiare in Inglese invece che nella lingua del posto...

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  2. Dire che so il tedesco è una parola grossissima, diciamo che lo studio con risultati alterni (alterno figuracce a mal di testa). Per ciò che riguarda la scuola, io credo che, al di là di esigenze specifiche, studiare in scuole del posto, se valide, sia la miglior opportunità per integrarsi e per creare una rete sociale e di amicizie che possa sostituire quella che avevano in patria. E poi se vuoi l'inglese lo puoi sempre approfondire.

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  3. Concordo con Tatiana - per i giovani è molto importante imparare la lingua del nuovo paese e questo si fa in modo migliore andando in una scuola "normale" del paese e trovare amici locali. Come dice Tatiana, qui anche le lezioni di inglese nelle scuole normali sono di una certa qualità. Poi c'è anche il problema che queste scuole internazionali non si trovano ovunque; tipicamente sono nelle grande città, Bonn è un po un caso speciale perchè ci sono alcuni organizzazioni internazionali.

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  4. Grazie Jakob, il parere di un "nativo tedesco" è molto importante per me, così ho la misura di non dire cavolate. Verissimo anche che le Scuole Internazionali sono, di solito, solo nelle grandi città, quindi il problema si risolve da solo;)

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  5. Beh, credo che questo che abbiamo detto non si limite a imparare tedesco - sarà lo stesso per giapponese o urdu. Credo fortemente che almeno per giovani il metodo piu facile per imparare una lingua è la "immersione".

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Buongiorno Tatiana, seguo il tuo blog con interesse (e ammirazione....) . Sono una attempata "quasi expat" in Germania e leggere le vostre avventure, conquiste, difficoltà e vittorie mi aiuta molto, soprattutto ora che il momento del trasferimento inesorabilmente si avvicina e lo affronterò da sola.... Una incosciente :-). Senza disturbarti troppo ogni tanto proverò a lanciarti un grido di aiuto su questi lidi, che sono diventati per me familiari!

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  8. Cara Rosina, grazie mille per i complimenti.Spero davvero che le nostre dis-avventure possano esserti utili, o, almeno, tirarti su il morale. Mi farebbe piacere conoscere la tua storia (se ti va, naturalmente) e, se possiamo esserti utili, non esitare assolutamente a metterti in contatto con me. Sono anche su FB, chiedimi l'amicizia,così mi puoi scrivere anche in pvt. Un grande abbraccio e un più grande in bocca al lupo, sperando che la Germania non deluda le tue aspettative.

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