A
me piace sguazzare in mare, la piscina non la trovo divertente e non
mi piace, perchè, appunto, io non nuoto, nuoticchio... poi mi
fermo...galleggio... penso ai fatti miei (quando i figli non mi
assillano)... mi guardo intorno... mi perdo dietro alle più piccole
curiosità, in una parola: mi rilasso.
Avevo
circa venticinque anni e, il mio ragazzo di allora (che, se è “di
allora”, un motivo ci sarà) mi convinse a seguirlo in piscina.
Arrivai
convinta di tutte le cavolate salutiste di cui noi donne ci
convinciamo quando ci obblighiamo a fare una cosa che non vogliamo
fare (certe volte siamo bravissime da sole a infliggerci le peggiori
sofferenze).
Dopo
una rapida occhiata alla fauna locale (tutti fighi o convinti di
esserlo).
D |
Per
evitare il congelamento cominciai a nuotare.
Dopo
nemmeno due minuti si avvicinò il bagnino che cominciò a seguirmi
da bordo piscina, modello stalker.
Non
è che mi trovasse particolarmente affascinante, era solo preoccupato
che io potessi affogare visto che non mi piace nuotare con la testa
sott'acqua.
Ora,
avrei anche potuto spiegargli che, anche se mi difettava lo stile, se
non ero mai affogata in 25 anni di nuotate chilometriche in Calabria
e se ero sopravvissuta alle mareggiate del posto (che poi erano il
principale divertimento di noi ragazzi, quando i bagnini non stavano
neppure nei film), non sarei affogata in tre metri di acqua calma.
Però,
come ho già detto, avevo l'imbarazzo facile e mi vergognai così
tanto che uscii senza voltarmi indietro.
Ci
sono voluti più di 15 anni, un altro stato e i corsi di nuoto dei
miei figli per farmi tentare di nuovo quest'impresa.
Infatti,
non mi piace la piscina o, almeno, non mi piaceva fino ad oggi.
Sì,
perchè stavolta ho trovato una piscina che è esattamente come me.
Non
so se sono tutte così le piscine in Germania (ne dubito anzi), ma
questa è perfetta per il mio carattere, per le mie esigenze e
persino per il mio fisico abbondante.
Innanzitutto,
il personale è gentile e molto accogliente.
Persino
i bagnini e gli istruttori di nuoto sono essere umani normali che si
sentono esseri umani normali e non le controfigure dei protagonisti
di Baywatch. Anche perchè per fare il bagnino o, l'istruttore di
nuoto, udite udite, non devi per forza assomigliare a David Hasselhof
o a Pamela Anderson.
Baywatch |
Devo
dire, del resto, che il concetto di “bella presenza” in Germania
è in genere molto diverso rispetto all'Italia e nei negozi di
abbigliamento si trovano facilmente, e con mio grande piacere posso
aggiungere, commesse non particolarmente avvenenti né giovanissime.
Importanti,
qui, sono l'educazione e la gentilezza, che anche io prediligo
rispetto a trovare una modella che fa la commessa (che se poi sei
così figa vai a farla davvero la modella che guadagni anche di più)
e che sembra che tu faccia peccato mortale a farle fare il suo
lavoro.
Senza
divagare (troppo), l'ambiente è davvero rilassato.
Ci
sono gli spogliatoi per uomini, per donne e per le famiglie.
Lo
spogliatoio per le famiglie è una grande stanza in cui c'è un solo
camerino, che spesso rimane inutilizzato, perchè tutti si cambiano
davanti agli altri senza alcun imbarazzo (adulti compresi).
La
fauna e varia: ci sono, soprattutto, famiglie con bambini, anche
perchè vengono organizzati molti corsi di nuoto, ma anche anziani,
adolescenti (per fortuna pochi e che arrivano tardi), single e coppie
di età varia.
Come
spesso capita in Germania, nessuno ti fa la radiografia quando arrivi
e, in generale, ognuno si fa i fatti suoi.
Ci
sono tre piscine: una per i bimbi piccoli, una per i bambini e per
chi non sa nuotare (profonda al massimo 1,35 m) e una grande per gli
adulti e per i corsi, dotata di due trampolini.
L'acqua
è CALDA...persino nella piscina più grande.
Lo
stile non è considerato dai bagnini (pure attentissimi alla
sicurezza) spia di pericolo e ognuno nuota come gli pare senza
destare il minimo stupore o, la minima preoccupazione
Per
i nuotatori veri ci sono le corsie “veloci” (non segnalate, si va
a buon senso), gli “sguazzanti” ne usano altre e tutti sembrano a
proprio agio.
L'uso
della cuffia non è obbligatorio e si può giocare a palla, nuotare
con le pinne, con la tavola o, con quello che vi pare.
La
piscina stessa fornisce salvagenti, braccioli, cinture con
galleggianti, tubi di gomma piuma, ma anche occhialini e palloni.
Si
trova tutto in due grosse casse a disposizione dei visitatori, anche
se è buona norma chiedere prima di prendere.
Non
vi è alcun controllo sulla restituzione.
Come in tutte le piscine, anche qui c'è un bel regolamento (uguale in tutta la Germania), che vi stampo.
![Die 13 goldenen Regeln für ein Schwimmbad. (Cartoon: SWM)](https://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/wp-content/uploads/2016/01/schim2-451x600.jpg)
Da notare, in particolare le regole 9, 10 e 12. La regola 9 e 12 fanno obbligo di rispettare le donne, qualunque sia il costume da bagno da loro indossato e vietano qualunque forma di aggressione sessuale, mentre la 10 sottolinea la parità del personale, sia esso composto da uomini o donne.
Queste regole, ci ha raccontato il bagnino, sono recenti e rientrano nel
progetto di integrazione degli stranieri, comunque, aggiunge lui
(forse per tranquillizzarmi), loro non hanno mai avuto problemi, ma
dopo i fatti di Colonia...
Anche
questa, in fondo, è sicurezza.
Io
ho adorato questa piscina! E voi, in una piscina così, non ci
andreste di corsa??