Quando si
cambia stato, si cambiano inevitabilmente anche le proprie abitudini
e ci si trova improvvisamente senza oggetti che prima davamo per
scontati o, al contrario, non si ha più bisogno di qualcosa a cui
prima non avremmo mai pensato di rinunciare.
Dopo 4
anni di Germania, ecco la mia personalissima lista dei “mai più
senza” che in Italia non usavo.
1.La
lavastoviglie. So benissimo che le lavastoviglie esistono pure in
Italia e che io, probabilmente ero l'unica a non averla.
In Italia,
però, la nonna Mattea ha sempre voluto lavare i piatti e si è
sempre opposta alla lavastoviglie.
Mia suocera è buona e cara, ma
io non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico di discutere con
lei, perchè quando si mette in testa una cosa deve farla per forza a
modo suo fare a modo suo.
Anche io, del resto, non ero troppo
convinta; tutti mi dicevano che tanto bisogna sciacquare i piatti
prima e quindi e come lavarli... e che consuma un sacco ecc.
Quando
siamo arrivati in Germania, però, ci è venuto a mancare lo
scolapiatti, quello incassato nel mobiletto che, di solito, sta
proprio sopra il lavandino.
Lo abbiamo cercato a lungo, ma ne abbiamo
trovati solo, o di quelli di legno da mettere a fianco del lavandino,
o come quelli italiani, ma piccolissimi.
Orfana di scolapiatti,
Mattea si è convinta a provare la lavastoviglie e da allora è
diventata la sua migliore amica.
2.L'asciugatrice.
Meno diffusa e più cara c'è anche in Italia anche questa, ma io,
pur venendo dal nord Italia, non conosco nessuno che la possegga.
Sarà che si può stendere sui balconi, mentre qui non si possono
mettere i fili per stendere e stendere le lenzuola matrimoniali sugli
appendini presenta una certa difficoltà; sarà che ogni tanto pure
d'inverno in Italia il sole si fa vedere, mentre, almeno a Bonn,
viviamo per mesi dentro 50 sfumature di grigio con il 70% di umidità.
Vero è
che quasi tutti i palazzi hanno una stanza dove tutti possono
stendere, ma la mia è 4 piani sotto il mio appartamento, senza
l'ascensore e noi siamo 5 in famiglia (di cui uno in piena
preadolescenza e un settenne, che a confronto Peppa Pig levati
proprio), quindi facciamo millanta lavatrici alla settimana.
Comoda,
piazzata sopra la lavatrice, come nella migliore tradizione nordica,
è diventata un membro della famiglia importante, quello più
silenzioso di tutti.
3.Il mio
migliore amico in assoluto, quello senza il quale ormai non posso più
uscire di casa, il vocabolario di tedesco.
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So che ormai
viviamo nell'era tecnologica, cioè voi vivete nell'era tecnologica, io
no.
Da quattro anni il mio vocabolario mi segue ovunque, ho pure
dovuto rinunciare alle borse piccole per poterlo portare con me,
perchè è anche un po' più grande di un normale vocabolario
tascabile (lo so, praticità è il mio secondo nome).
Scocciato
almeno tre volte, so che sarebbe il caso di mandarlo in pensione e
spesso non lo uso nemmeno più, ma è diventato la mia coperta di
Linus.
4.Il
macinacaffè. Non poteva mancare un accenno mangereccio.
Il
fatto è che il caffè tedesco non è adatto alla moka (che abbiamo
trovato anche in versione “cucina ad induzione” all'ikea).
Non
saprei dirvi se è macinato troppo sottile o troppo grosso, ma il
risultato è un caffè troppo leggero e con un fortissimo gusto di
bruciato.
In realtà il caffè italiano qui si trova senza problemi,
almeno quello delle marche più conosciute, ma quello già macinato costa moltissimo (anche 20
euro al kg) e proprio non mi va giù di spendere così tanto, anche
perchè noi di caffè ne beviamo parecchio.
Il caffè italiano in grani si
trova, invece, ad un prezzo conveniente (soprattutto durante le
offerte, che qui ci sono a scadenze regolari). Dopo vari tentativi ed
esperimenti abbiamo dunque investito in un macinacaffè e da allora
possiamo, finalmente, bere un buon caffè anche in Germania.
5.Netflix.
Netflix è un acquisto recente, ma è subito entrato nei nostri
cuori.
Devo premettere che noi non abbiamo la televisione italiana,
che si può vedere (ma solo le 3 reti rai e i 3 principali canali
fininvest) con un abbonamento di circa 5 euro al mese, aggiunto alla
bolletta telefonica. A noi, però, la televisione italiana, tranne
alcuni programmi che non si trovano nei canali disponibili per
l'estero non piace.
Non siamo entusiasti neppure della (carissima)
televisione tedesca, a dire il vero.
Provato per la nonna, che è
l'unica che non lo usa, Netflix si è rivelato un ottimo aiuto per lo
studio delle lingue: Giacomo può mantenere vivo il suo italiano, dal
momento che per lui (e lo dico con profondo rammarico) parlare in
tedesco è più naturale, malgrado in famiglia si parli
esclusivamente italiano e lui legga volentieri nella nostra lingua
(un Grazie particolare va a Geronimo Stilton). Tommaso lo usa per
migliorare il suo inglese e per me è un alleato insostituibile nello
studio del tedesco.
6.Amazon
& co.. Non sono una fan degli acquisti online, ma spesso è
l'unico modo che abbiamo per acquistare libri in italiano e altri
prodotti che qui sono difficili da reperire.
Per noi non è più
soltanto un metodo comodo e veloce di acquisto, è diventato un mezzo
per rimanere ancorati alle nostre abitudini e alle nostre radici.
7.La
caraffina. Come tutti sapete in Germania, o meglio, in tutti i
paesi fuori Italia, il bidet è un oggetto rarissimo da trovare.
Nei
due anni spesi a cercare casa, credo di aver visto il bidet solo in
due case, mai in un appartamento.
So che molti hanno rimediato con
un doccino, io, invece, con la caraffina, come nei “bei tempi
andati”.
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Caraffine su paesaggio bonnese |
Complice il fatto che i bagni qui sono, in media, molto
più piccoli di quelli italiani e che il water si trova, quindi,
quasi sempre vicinissimo al lavandino e spaventata dalla combinazione
bambini/doccetta, che richiama alla mia mente immagini da diluvio
universale, abbiamo provato la caraffa.
Comoda, infrangibile (è di
plastica) economica (circa 1,50 euro) ecologica (si usa più o meno 1
/1,5 litri per lavaggio) e trasportabile (nelle case mobili dei
luoghi di villeggiatura e negli Hotel spesso non c'è il bidet) è
diventata fin da subito il nostro “mai più senza” per
antonomasia.
Se vi è
piaciuta la mia classifica, scrivetemelo nei commenti, se, invece,
non vi è piaciuta, scrivetemelo sempre nei commenti e condividete
con noi, se ne avete voglia, la vostra personale classifica dei “mai
più senza”.
Fino alla
prossima, Buona vita a tutti.