Come mi sento io quando faccio le brutte figure |
Finalmente
ho capito qual'è il mio posto nel mondo e perchè sono finita in
Germania: il mio compito è portare un po' di buon umore nella vita
dei tedeschi che hanno la “fortuna” di incontrarmi.
Vi
ricordate il mio post di qualche tempo fa “Tedesco o non tedesco”.
Se non ve lo ricordate, potete andare a rileggerlo cliccando qui,
questo potrebbe essere considerato la sua ideale continuazione.
Vi avevo
già raccontato delle mie disavventure linguistiche, in occasione di
un dolore alla spalla che, fortunatamente, ho risolto. Quello è
stato per me l'inizio di una nuova (perchè mica è la prima) ondata
di malintesi e di figuracce, senza soluzione di continuità.
Quando
sono andata a fare i raggi ad esempio.
L'infermiera,
in mezzo ad una sala d'attesa pienissima mi chiede l'Überweisung...
L'unico
significato di Überweisung che io conosco è “bonifico” inteso
come bonifico bancario.
E' una
delle prime parole che abbiamo imparato qui, per ovvi motivi.
Mi ha un
po' insospettito questa richiesta, ma ho pensato che, per quanto
strano, mi volesse dare i dati per fare il pagamento dei raggi, così
le ho chiesto quanto dovevamo pagare.
Avreste
dovuto vedere l'espressione della sua faccia: mi ha guardato come se
avesse visto un alieno e mi ha chiesto che cosa intendessi per
pagamento.
Allora mi
sono anche un po' risentita e le ho risposto che era stata lei a
chiedermi l'Überweisung.
A quel
punto ha cominciato a ridere come una pazza e ancora un po' soffoca
in mezzo alla sala d'attesa, con tutti i pazienti che guardavano me e
il Peppe, chiedendosi che cosa avessimo di tanto comico.
Quando si
è ripresa, dopo essersi scusata, ci ha spiegato che Überweisung non
era inteso come “bonifico” ma come “impegnativa” del medico
(e non è stato neanche facile capirlo).
Magra
consolazione, almeno le radiografie sono gratis.
Però non
è finita qui, perchè è evidente che il mio destino imperversa
contro di me.
Una
settimana dopo, ho dovuto prenotare un controllo in ospedale per mia
suocera.
Forte
delle mie ultime scoperte linguistiche, mi presento tutta tronfia dal
nostro medico di base, spiego tutto alla segretaria e le chiedo
un'Überweisung.
Ora che
lo so, lo uso.
Per tutta
risposta, lei mi chiede se volevo un'Überweisung o un Einweisung.
E
allora ce l'avete con me, ditemelo che vi siete tutti coalizzati per
mettermi in difficoltà e non ne parliamo più.
Al mio
sguardo disperato la segretaria, mossa a pietà, mi chiede, pensando
di aiutarmi, se mia suocera ci andrà da “ambulant”.
Ripescando
le mie nozioni di latino (dove “ambulo” vuol dire, appunto,
“camminare”), le rispondo che mia suocera cammina, quindi ci
andrà da “ambulant”.
A quel
punto la segretaria in questione, che, per fortuna è molto gentile e
ci conosce da tempo, dopo avermi lanciato lo stesso sguardo che si
lancia ai bambini che proprio non ci arrivano, ha smesso di fare
tutto quello che stava facendo, mi si è avvicinata e con
atteggiamento materno e mi ha spiegato che “ambulant” vuol dire
“ambulatoriale” (facile no) e basta un'Überweisung, mentre se
rimane più giorni in ospedale ci vuole un'Einweisung (“richiesta
di ricovero”).
Il
prossimo che mi racconta che il tedesco non è una lingua difficile
lo prendo a testate.
Però
voi, cari amici expat, ora lo sapete, così, magari, vi risparmierete
le mie figuracce.
La
prossima volta, tanto per rimanere in tema, vi racconto un po' di
falsi amici: quelle parole che somigliano all'italiano, ma che hanno
tutto un altro significato. Queste, proprio come in falsi amici nella
realtà, possono essere pericolose e possono far collezionare a voi
brutte figure, mentre regaleranno ai tedeschi, dopo il primo momento
di destabilizzazione, un bel po' di buon umore.
Nel
frattempo, se vi va, raccontatemi le vostre figuracce, così non mi
sento sola e venite a trovarmi su Fb.
Buon
Carnevale e Buona Vita a tutti