Anche in
Germania oggi si festeggia "la festa della donna” (anche se senza la
mimosa) e anche in Germania si è ben lontani dalla parità di genere.
Anche qui, malgrado la nostra Angelona come cancelliera, le donne in
posizioni rilevanti nella politica sono poche, così come alla guida
di grandi aziende e anche qui c'è una disparità di salario del 24 %
tra uomini e donne.
Malgrado
questi dati, vorrei usare questo giorno per fare un po' di
autocritica: Siamo proprio sicure che i nostri nemici siano gli
uomini??
In questi
anni mi sono confrontata spesso con altre donne e con altre mamme
italiane, tedesche e di varie altre etnie.
Più
passa il tempo, più mi rendo conto che siamo noi donne spesso il
peggior nemico di noi stesse.
Posso
farvi un esempio: la convinzione, ancora radicata, che noi mamme
abbiamo un istinto di cura nei confronti della prole migliore di
quello degli uomini.
Ma dove
sta scritto? non nel DNA.
Vero, noi
allattiamo, dunque, per i primi mesi di vita del nostro bambino (se
abbiamo la fortuna di poter allattare) siamo le dispensatrici di
cibo. Per forza dobbiamo stare attaccate al pupo.
Dopo
però, possiamo lasciare ai papà la cura del pargolo e tornare a
lavoro, se lo vogliamo.
In
Germania è recente la legge che permette ai papà il congedo
parentale e tutti i papà che conosco e che hanno fatto questa
esperienza ne sono entusiasti, così come i bambini.
Conosco
un papà che ha curato l'inserimento della bimba all'asilo, perchè
la mamma non ci era riuscita.
Questa
mamma tedesca, lungi dal fustigarsi e dal sentirsi la peggior madre
del mondo, mi ha raccontato questa storia con un sorriso e mi ha
detto: “Per fortuna che c'era lui!”.
Certo,
perchè alla fine noi genitori siamo una squadra e non importa chi fa
il punto, l'importante è il risultato.
Conosco
mamme italiane che per non riuscire ad allattare (che mica dipendeva
dalla loro volontà) si sentono in colpa ancora oggi che il figlio va
alle superiori.
E poi,
scusate, questa ansia da prestazione di noi donne...
...Dobbiamo
essere in forma (quale forma decidetela voi) un mese dopo il parto.
...Dobbiamo
avere il fisico di una ventenne anche a 60 anni.
...Dobbiamo
sempre avere il trucco (e il parrucco) perfetto.
...Dobbiamo
riuscire sempre a fare tutto e a farlo bene, anzi meglio (e con il
trucco e il parrucco perfetto).
...Dobbiamo
tenere viva la relazione con il partner, mentre facciamo le mamme
perfette, con la casa che splende come nella pubblicità del mastro
lindo, trovando il tempo per le amiche, il parrucchiere, l'estetista
ecc.
E chi giudica le nostre prestazioni?
il tedesco è |
La
cellulite, gli uomini non sanno che cos'è (come noi donne il
fuorigioco).
E allora?
Sono, naturalmente, le altre donne, che vedono le rughe che spuntano,
la ricrescita, le occhiaie, il mezzo chilo preso ecc.
Ma non si
fermano qui. Giudicano anche lo stile di vita delle altre: le donne
in carriera, pensano che le casalinghe siano frustrate e antiquate;
le
casalinghe pensano che le donne in carriera siano pessime madri;
le single
pensano che le accoppiate abbiano rinunciato alla propria libertà;
le
accoppiate pensano che le single siano tristi;
quelle
che fanno tanti figli non possono concepire che una donna decida di
non avere figli (è nel nostro DNA pure quello);
quelle
senza figli pensano che le mamme abbiano rinunciato alla propria vita
e via dicendo.
Forse, se
smettessimo di giudicarci noi per prime, accettando che abbiamo
compagni che possono essere nostri pari a cui possiamo rivolgerci ( e
non solo in caso di necessità) e se smettessimo di giudicarci a
vicenda, pensando più a come essere felici noi, invece di voler
insegnare come essere felici alle altre, avremmo più energie per
permettere a quelle che lo desiderano di fare carriera in grandi
aziende o in politica, così da essere meglio rappresentate tutte e
lasciare che quelle che lo desiderano si occupino a tempo pieno
della famiglia (che è un'impresa anche quella), con buona pace di un
femminismo che deve anzitutto significare libertà di scelta.
Ok, forse
sono controcorrente...ma vorrei concludere con un appello:
“Non
festeggiate oggi, festeggiate tutto il resto dell'anno”